Lo ammetto: una delle mie tante turbe è il fatto che detesto essere fotografato e anche la fotografia in sè, come arte intendo, non mi ha mai particolarmente entusiasmato, anche se, devo ammetterlo, ho potuto apprezzare delle foto stupende.
A maggior ragione ho sempre evitato di collocare foto ai muri preferendo di gran lunga i quadri.
Tuttavia in questo articolo viene mostrato come, con un uso sapiente delle fotografie, si possono ottenere degli effetti coreografici veramente notevoli passando dall'albero genealogico per arrivare alla gigantografia di una vecchia foto che però ha il pregio di non rendere a sua volta "vecchio" l'ambiente in cui si colloca.