Quanto ed in che modo l'impiego della tecnologia ed, in particolare, della realtà virtuale può apportare dei benefici nel trattamento di alcuni disturbi come ad esempio il disturbo d'ansia sociale?

 

E' stato condotto uno studio che ha coinvolto pazienti con diagnosi di disturbo d'ansia sociale all'interno del quale è stato introdotto l'utilizzo della realtà virtuale nel trattamento cognitivo comportamentale del disturbo, con l'obiettivo di esporre virtualmente i pazienti ad ogni singola situazione temuta. Sono stati predisposti diversi setting come strade, autobus, caffè, supermercati, modificando, per mezzo dell'uso del computer, la quantità di folla presente in ogni ambiente virtuale.

Il trattamento ha previsto, inoltre, fasi di psicoeducazione e di ristrutturazione cognitiva delle credenze disfunzionali.

 

I soggetti sottoposti a quest'intervento hanno mostrato una riduzione dell'ansia sociale, risultato che si è mantenuto anche a distanza di 3 mesi dalla conclusione del trattamento.

Questo genere di intervento potrebbe essere auspicabile laddove il paziente mostra difficoltà o reticenza nell'esposizione in vivo alla situazione ansiogena, intervenendo sull'evitamento.

 

A cura del dott Federico Baranzini - Psichiatra e Psicoterapeuta a Milano

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