Aiutare i famigliari dei pazienti con un Disturbo d'Ansia: suggerimenti e strategie | Disturbi d'Ansia, Fobie e Attacchi di Panico a Milano | Scoop.it

Nel momento in cui viene diagnosticato un disturbo d'ansia, spesso ci si concentra solo sul soggetto che manifesta i sintomi sottovalutando gli effetti del disturbo che si possono manifestare sulle persone che gli stanno vicine. Esse possono sentirsi frustrate, cariche di responsabilità, impotenti per aver provato di tutto senza ottenere grandi risultati. Anche i familiari vanno supportati, sostenuti e ,soprattutto, informati su cosa fare, dire o non nel momento in cui una persona cara soffre di un disturbo d'ansia.

 

Cosa fare e cosa può essere opportuno dire:

- Cercare di avere un atteggiamento di sostegno senza colpevolizzare

- Considerare una conquista una piccola parte dell'obiettivo raggiunto dal soggetto e non un fallimento

- Sostenere l'autostima del soggetto

- Mostrare pazienza rimandando l'idea che la terapia può avere tempi lunghi prima di ottenere degli effetti

- Non preoccuparsi della propria ansia nel momento in cui la persona che ci sta vicino sta male. L'ansia dei familiari è giustificata

- "Dimmi di cosa hai bisogno in questo momento", "Lo so che ciò che stai provando ora è doloroso, ma non pericoloso", "Tu sei coraggioso", "Puoi farcela"

 

Cosa non fare e cosa non dire: 

- Non interpretare i bisogni della persona con ansia, ma chiedere direttamente di cosa ha bisogno

- Negoziare la possibilità di fare anche un piccolo passo in avanti piuttosto che rinforzare l'evitamento della situazione temuta

- Non lasciarsi prendere dal panico

- Non assecondare il soggetto con ansia nel momento in cui vorrebbe interrompere il percorso di psicoterapia

- Non sacrificare la propria vita accumulando risentimenti per ciò che si ritiene di non poter fare a causa del disturbo del familiare

- "Non essere ansioso", "Calmati", "Devi reagire", "Vediamo se riesci a farcela", "E' solo colpa tua"

 

Ulteriori accorgimenti che il familiare di una persona con disturbo d'ansia potrebbe utilizzare e che potrebbero portare alla riduzione delle tensioni e dei contrasti familiari, ma che non sono risolutivi, sono i seguenti:

- Non modificare drasticamente la routine della famiglia poichè avere intorno a sè un ambiente normale per il soggetto può aiutarlo a cimentarsi nella ricerca dell'equilibrio che momentaneamente ha perso

- Sostenere il percorso di psicoterapia in quanto se la famiglia si mostra in una posizione di sfiducia, aumenteranno le probabilità che il soggetto con ansia interrompa o che i tempi di reazione alla terapia si allunghino

- Non perdere l'ironia. Con ciò non si intende prendere in giro il soggetto con ansia, ma rendere alcuni suoi comportamenti meno importanti sdrammatizzandoli

- Diventare parte integrante della psicoterapia, soprattutto quando al soggetto viene chiesto di esporsi gradualmente alle situazioni temute, in cui il familiare assume il ruolo di accompagnatore durante le prime uscite

 

A cura del Dott. Federico Baranzini

www.psicoterapeuta-a-milano.it

 

 


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