Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano
18.1K views | +1 today
Follow
Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano
News e aggiornamenti sui più importanti Disturbi dell'Umore. Psicologia e Psicoterapia della Depressione a Milano e Online. www.psicoterapeuta-a-milano.it
Your new post is loading...
Your new post is loading...
Scooped by Federico Baranzini - www.federicobaranzini.it
Scoop.it!

Troppe diagnosi di disturbo bipolare errate. Anche il DSM se ne accorge

Troppe diagnosi di disturbo bipolare errate. Anche il DSM se ne accorge | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it

In questi ultimi anni stiamo assistendo a un incredibile aumento delle diagnosi di disturbo bipolare da parte della psichiatria internazionale: se ne sono accorti persino gli americani che nel loro tristemente famoso DSM-V hanno modificato, almeno per gli adolescenti, questa tendenza". Lo afferma il professor Alessandro Salvini, già ordinario di psicologia clinica all'università degli studi di Padova.

 

"Secondo il DSM-V per fare diagnosi di disturbo bipolare - dice Salvini - si devono alternare fasi depressive e fasi maniacali che prevedano almeno tre sintomi tra cui ipertrofia dell'ego, spese considerevoli, manie di grandezza". Per Salvini ci sono quadri depressivi "semplicemente reattivi a eventi della vita che si ripetono senza mania: è chiaro che, quando il soggetto esce dalla depressione, riprende a vivere le cose con gusto ma non per questo è maniacale".

 

"Ci sono poi i temperamenti ciclotimici - prosegue Salvini - che non sono certo un quadro psicopatologico. Interessi miliardari girano intorno a questa patologia che certo esiste, ma in misura assai minore di come viene presentata. Purtroppo la discussione su questi temi in Italia viene impedita dalle lobbies che gestiscono il mercato farmaceutico".

 

A cura di Federico Baranzini

www.psicoterapeuta-a-milano.it

 

No comment yet.
Scooped by Federico Baranzini - www.federicobaranzini.it
Scoop.it!

L'arte meglio del prozac? Progetto italiano per curare la Depressione con il Bello

L'arte meglio del prozac? Progetto italiano per curare la Depressione con il Bello | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it

Può l’arte diventare fonte di benessere, e aiutare in particolare gli anziani a superare la depressione e gli acciacchi della terza età? Secondo Enzo Grossi e Pierluigi Sacco sì.


Il primo è un medico della Fondazione Bracco di Milano, il secondo un docente universitario dello Iulm. Insieme lavorano a un progetto, legato alla terza età, di ‘welfare culturale’, che vorrebbero ‘esportare’ nei prossimi anni in tutta Europa, a cominciare da Siena, designata ‘Capitale della Cultura’ per il 2019.


I dati di uno studio dello stesso Pierluigi Sacco, condotto un paio di anni fa su circa millecinquecento persone, sembrerebbero parlare chiaro: esisterebbe un rapporto di causa-effetto tra la partecipazione culturale (per esempio visite a mostre e musei) e un certo benessere psico-fisico, compreso il miglioramento dell’umore.


A cura di Federico Baranzini

www.psicoterapeuta-a-milano.it


No comment yet.
Scooped by Federico Baranzini - www.federicobaranzini.it
Scoop.it!

Combattere la depressione con rimedi naturali

Combattere la depressione con rimedi naturali | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it

Tecniche basate sulla ricerca scientifica, che combattono la depressione naturalmente, sono emerse come complemento ai farmaci e alla terapia psicologica come approccio realmente integrato al tutto.

Nel corso della loro vita, circa il 15% della popolazione sperimenterà una qualche forma di depressione minore (e il 21% delle donne avrà almeno un episodio di depressione maggiore) per l’interazione tra i geni e le circostanze della vita.


Un punto di riferimento di uno studio del 2008 di LifeForce Yoga realizzato in collaborazione con ricercatori di UCLA e Harvard, suggerisce che una pratica regolare dello yoga aiuta a ridurre i sintomi della depressione. Uno studio del 2007 collega yoga con ormoni dello stress più bassi e un aumento dei neurotrasmettitori.


A cura di

Federico Baranzini

www.psicoterapeuta-a-milano.it


No comment yet.
Scooped by Federico Baranzini - www.federicobaranzini.it
Scoop.it!

Anche i papà soffrono di depressione post-partum

Diventare papà alcune volte può risultare un evento molto stressante per gli uomini. Quasi sempre è stata posta l'attenzione su una condizione ben conosciuta chiamata "depressione post-partum materna", sottovalutando spesso gli effetti che quest'evento può produrre invece in alcuni neo-papà. L'incidenza della depressione post-partum paterna non è sottovalutabile ed essa è riscontrabile  tra il 4% ed il 25% dei neo-papà.

 

Sintomi

I sintomi della depressione post-partum paterna possono riguardare ansia, agitazione, frustrazione, umore depresso, perdita di peso, apatia, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione.

 

Conseguenze

La depressione post-partum paterna può portare il neo-papà a provare sensazioni di inadeguatezza e di impotenza, mancanza di libertà, ad avere una distorsione percettiva del proprio essere e delle proprie capacità, a percepire l'idea di non avere abbastanza tempo o dimistichezza per la cura del bambino e questa depressione può comportare un' alterazione del funzionamento della vita e della relazione sessuale con il partner.

Le conseguenze della depressione post-partum paterna possono presentarsi sia nel neo-papà ma, a lungo andare, anche sul bambino, alla nascita con difficoltà nell'addormentamento e nell'allattamento, ed in età più adulta, con problemi relativi ad ansia e depressione, iperattività e comportamenti antisociali.

 

Cosa fare

Sarebbe opportuno prevenire questo fenomeno in entrambi i genitori preparandoli psicologicamente allo svolgimento del ruolo genitoriale e sarebbe opportuno coinvolgere il futuro papà nella gestione della gravidanza. Nei casi più estremi, oltre al supporto psicologico, potrebbe rivelarsi efficace l'aiuto da parte di un trattamento farmacologico.

 

A cura di:
www.federicobaranzini.it

 

No comment yet.
Scooped by Federico Baranzini - www.federicobaranzini.it
Scoop.it!

La depressione accelera l'invecchiamento

E 'stato condotto uno studio da J. Verhoeven e altri ricercatori presso il VU University Medical Centre con l'obiettivo di prendere in considerazione due fenomeni: l' invecchiamento e la depressione.

 

I soggetti partecipanti sono stati 2.407 di cui, un terzo con depressione in corso, un terzo precedentemente depresso ed i restanti hanno dichiarato di non avere mai sofferto di depressione. Ai partecipanti è stato effettuato un prelievo di sangue, in modo da valutare, attraverso esso, l'invecchiamento cellulare ed i cambiamenti nelle strutture profonde delle cellule chiamate telomeri.

 

Si è evidenziata una diversità nella dimensione delle cellule di alcuni soggetti appartenenti al campione. In particolare, persone con attuale depressione o che comunque avevano sofferto di depressione in passato, hanno mostrato telomeri più corti rispetto ai soggetti sani che non hanno mai avuto a che fare con un disturbo depressivo.

I ricercatori hanno ipotizzato che queste cellule più corte siano una conseguenza della reazione del corpo alle cause della depressione, quindi un importante indicatore di invecchiamento, ma non solo, che lo stress emotivo causato da uno stato depressivo incide sul fisico. 

"Questo studio fornisce prove convincenti che la depressione è associata a diversi anni di invecchiamento biologico".

 

A cura di:
www.federicobaranzini.it

 

Samantha Dissette's curator insight, November 14, 2013 8:03 AM

Depressione e invecchiamento. secondo uno studio ci sarebbe correlazione. Infatti confrontando campioni di sangue di persone che hanno sofferto o che soffrono di depressione e di persone che non ne hanno mai sofferto sono rilevabili importanti differenze: i telomeri (parti terminali di DNA di ogni cromosoma e molto delicate) sono molto sensibili e nei soggetti che sofforno o hanno sofferto di depressione risultano essere più corte, il che sarebbe un sintomo di invecchiamento.

Scooped by Federico Baranzini - www.federicobaranzini.it
Scoop.it!

Depressione cronica

La depressione, così come quella cronica, rappresenta una condizione che non va affatto sottovalutata. Può influenzare e spesso cambiare la nostra vita diventando invalidante. Basti pensare alle conseguenze che essa può avere in ambito lavorativo, scolastico, sociale e nell'impiego del tempo libero.

La depressione cronica è caratterizzata da un'alterazione del tono dell'umore orientato alla tristezza che non si manifesta con singoli episodi, ma che permane in maniera relativamente persistente e con intervalli di normalità relativamente brevi.

Si differenzia dalla depressione maggiore poichè nella depressione cronica la sintomatologia è meno grave. meno profonda ed è più varia così come le funzioni psicomotorie non raggiungono mai alterazioni marcate e, come detto prima, non si manifesta in fasi o episodi, è pertanto più cronica.

 

Terapia

Sarebbe utile intraprendere un percorso farmacologico assumendo farmaci antidepressivi e/o benzodiazepine, prescritti dal medico dopo un'attenta anamnesi e diagnosi. Sarebbe utlie, inoltre, in associazione al trattamento farmacologico, un intervento psicoterapeutico con l'obiettivo di fornire al paziente il giusto supporto psicologico di cui necessita, di affrontare la situazione, di superare lo stress ed il disagio e di individuare e fronteggiare le cause che generano il disturbo.

 

Per approfondimenti e consulenze in merito consultate la pagina:
www.psichiatra-a-milano.it

 

No comment yet.
Scooped by Federico Baranzini - www.federicobaranzini.it
Scoop.it!

Depressione: differenze tra uomini e donne

Depressione: differenze tra uomini e donne | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it

Fino a poco tempo fa si pensava che la depressione fosse una condizione più prevalente nelle donne rispetto agli uomini. Recentemente, invece, è stato condotto uno studio che ha modificato quest'idea dimostrando che la frequenza di disturbi depressivi negli uomini potrebbe essere pari a quella nelle donne.

 

Lo studio condotto da L. Martin, H. Neighbors e D. M. Griffith, dell'Università del Michigan, ha coinvolto 3.310 donne e 2.382 uomini ed è emerso che circa il 30% degli uomini e delle donne era stato depresso in un periodo della loro vita.

Secondo la Dott.ssa Martin probabilmente l'idea per cui fin adesso si è pensato che la depressione coinvolgesse più donne che uomini, era dovuta dai sintomi che venivano indagati, sintomi che non è detto debbano essere uguali nei due sessi.  Infatti, per lei: " Mentre le donne possono manifestare sintomi depressivi come pianto o insonnia, gli uomini possono mostrare rabbia, aggressività, abuso di sostanze o esposizione a rischio come ad esempio il gioco d'azzardo". Per la Dott.ssa Martin, inoltre, cambiare i criteri per la diagnosi di depressione può portare più uomini a richiedere aiuto i quali, di solito, hanno minore probabilità di farsi curare.

 

Il presente studio rappresenta un punto di partenza verso l'approfondimento di eventuali differenze di genere nell'espressione dei sintomi non solo della depressione, ma anche di altre condizioni patologiche.

 

A cura di:
www.federicobaranzini.it

 

No comment yet.
Scooped by Federico Baranzini - www.federicobaranzini.it
Scoop.it!

Vortioxetina, un nuovo rimedio contro la depressione

Vortioxetina, un nuovo rimedio contro la depressione | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it

Tra i diversi farmaci che sono stati introdotti nel commercio per il trattamento della depressione, sarà possibile, a breve, rintracciarne uno chiamato vortioxetina che avrà lo scopo di trattare la sintomatologia del Disturbo depressivo maggiore.

 

Sintomatologia Disturbo depressivo maggiore

Quest'ultimo è caratterizzato da umore depresso, anedonia, apatia, disturbi del sonno, perdita o aumento improvviso del peso, pensieri ricorrenti di suicidio.

 

Efficacia del farmaco  vortioxetina 

La vortioxetina è un farmaco sperimentale sviluppato da Lundbeck e Takeda approvato dall'Fda, agenzia commerciale che si occupa del controllo dei farmaci e della loro commercializzazione.

Sono stati condotti diversi studi relativi all'efficacia del presente farmaco. I primi due studi con cui è stato presentato il farmaco, avevano dimostrato un effetto statisticamente significativo, mentre i successivi due studi non hanno ottenuto risultati decisivi. Altri studi però hanno dimostrato l'efficacia di vortioxetina rispetto ad altri farmaci come  venlafaxina e duloxetina, in cui il farmaco vortioxetina è risultato superiore al placebo ed ha mostrato inferiori effetti collaterali rispetto ai due farmaci. Questi studi prendono il nome di studi randomizzati in doppio cieco e rappresentano degli esperimenti in cui le persone coinvolte non conoscono informazioni che potrebbero portare a rendere i risultati non validi.

 

Per approfondimenti e consulenze in merito consultate la pagina:
www.psichiatra-a-milano.it

 

No comment yet.
Scooped by Federico Baranzini - www.federicobaranzini.it
Scoop.it!

La Psicoterapia Interpersonale (IPT) della Depressione

La Psicoterapia Interpersonale (IPT) della Depressione | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it

La Psicoterapia Interpersonale della Depressione (IPT) può rappresentare un aiuto per le persone depresse. E’ nata intorno agli anni ’70- ’80 da Klerman e Weissman. Prende in considerazione e pone l’attenzione sulle relazioni interpersonali attuali del paziente depresso, non trascurando, però, il ruolo di altri fattori che contribuiscono a determinare e predisporre alla depressione ( fattori genetici, biochimici, evolutivi, di personalità).

 

L’obiettivo immediato da raggiungere con la Psicoterapia Interpersonale della Depressione è la riduzione dei sintomi depressivi, per poi arrivare a migliorare la qualità delle relazioni interpersonali ed il funzionamento sociale del paziente. Inizialmente verrà analizzato il problema da un punto di vista medico affiancando, se è necessario, una terapia farmacologica. Contemporaneamente, il terapeuta lavorerà in modo da collocare la depressione nel contesto interpersonale stilando “l’inventario interpersonale” che prevede una rassegna delle relazioni interpersonali che il soggetto ha instaurato in passato e che caratterizzano in quel momento la propria vita. Ciò avviene con l’obiettivo di definire ed individuare l’area problematica oggetto dell’intervento.

 

La Psicoterapia Interpersonale raggruppa le problematiche interpersonali presenti nei soggetti depressi in:

Contrasti interpersonali (persone con cui si confronta il soggetto)Transizioni di ruolo (cambiamenti)Dolore del luttoDeficit interpersonali (solitudine, isolamento sociale)

Il terapeuta valuta con il paziente quale delle 4 aree è maggiormente correlata all’insorgenza dell’episodio depressivo in atto e,  nelle sedute centrali,  favorisce una “rinegoziazione” volta al miglioramento delle difficoltà interpersonali associate.

 

Durata

La Psicoterapia Interpersonale si avvale di tecniche proprie di altre Psicoterapie (ad orientamento psicodinamico, sistemico- relazionale, cognitivo- comportamentale). Ogni seduta, con cadenza mensile, ha una durata di un’ora. La presa in carico del paziente può avvenire per 12- 16 sedute, anche se vi sono dei casi in cui diventa una vera e propria terapia di mantenimento della durata di anni.

 

Per maggiori informazioni e consulti:

http://www.psicoterapeuta-a-milano.it

 

 

No comment yet.
Scooped by Federico Baranzini - www.federicobaranzini.it
Scoop.it!

Il litio potrebbe prevenire i suicidi

Il litio potrebbe prevenire i suicidi | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it

Il litio è un farmaco che rientra nella categoria degli stabilizzanti dell’umore, impiegati nel trattamento degli episodi di mania e di depressione del disturbo bipolare.

 

Studio

Uno studio pubblicato nel British Medical Journal, condotto dai ricercatori del Dipartimento di Sanità Pubblica e Medicina di Comunità dell’Università degli Studi di Verona e del Dipartimento di Psichiatria dell’Università di Oxford, ha rilevato che il litio può mostrarsi efficace nel ridurre i casi di suicidio in soggetti con disturbi dell’umore. Il campione preso in considerazione nello studio era composto da 6.674 soggetti sottoposti ad analisi che prevedevano un confronto dell’efficacia del litio rispetto al placebo e altri farmaci impiegati nel trattamento dei disturbi dell’umore.

 

Risultati

E’ stato riscontrato che il litio proteggerebbe dal rischio di suicidio con un’efficacia del 60% rispetto al placebo nel ridurre il numero di soggetti che si tolgono la vita. Rispetto al placebo, invece, non sarebbero stati osservati chiari benefici della sostanza nel prevenire l’autolesionismo volontario. Pertanto, non essendo chiari i benefici in tale direzione, agendo sull’aggressività e sull’impulsività dei soggetti con disturbi dell’umore più gravi, il nuovo trattamento potrebbe agire sulle tendenze suicidarie, ottenendo una maggiore efficacia a lungo termine.

 

Per approfondimenti e consulenze in merito consultate la pagina:
www.psichiatra-a-milano.it

 

No comment yet.
Scooped by Federico Baranzini - www.federicobaranzini.it
Scoop.it!

Disturbo bipolare, scoperto il gene che lo causa

Disturbo bipolare, scoperto il gene che lo causa | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it

Così come per altre patologie, notevoli sono i tentativi e gli sforzi prodotti da parte di scienziati e ricercatori nel comprendere più a fondo ed apportare maggiori evidenze scientifiche in merito all’eziopatogenesi dei disturbi dell’umore. Ciò avviene anche per il disturbo bipolare: disturbo caratterizzato da un’alterazione dell’umore che si manifesta con il passaggio repentino da uno stato di tristezza ad uno stato di felicità con conseguenti fasi maniacali, fasi depressive e periodi di normalità.

 

Con l’interesse di far luce ed ampliare la conoscenza del presente disturbo, alcuni scienziati italiani e statunitensi, hanno identificato una mutazione nel gene Dat (dopamine transporter), associato al disturbo bipolare. Questo studio è stato pubblicato sulla rivista Neuropsychopharmacology. Analizzando la presenza di varianti mutate di Dat in autopsie cerebrali di pazienti affetti da diversi disturbi del sistema nervoso centrale – come disturbo bipolare, schizofrenia e depressione – i ricercatori hanno osservato che diverse mutazioni in questo gene possono essere coinvolte nello sviluppo di queste patologie, ma solo la forma rs27072 è risultata significativamente associata al disturbo bipolare.

 

 La speranza è che l’identificazione di geni legati ai disturbi del comportamento aiuti a comprendere la catena causale e i meccanismi biologici coinvolti e di conseguenza serva a identificare nuovi target molecolari per la terapia farmacologica.

 

Per approfondimenti e consulenze in merito consultate la pagina:

www.psichiatra-a-milano.it

 

 

No comment yet.
Scooped by Federico Baranzini - www.federicobaranzini.it
Scoop.it!

Troppo stress, donne piu' a rischio disturbi mentali

Troppo stress, donne piu' a rischio disturbi mentali | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it

Le donne, durante la loro vita, devono confrontarsi con molteplici ruoli, dal ruolo di mamma, a quello di moglie, dal ruolo di donna in carriera a quello di amica. Alcune volte si dimostrano più fragili psicologicamente, più ansiose, più stressate e tendono a sviluppare disturbi mentali in percentuale superiore agli uomini. A tal proposito lo psicologo clinico dell’Università di Oxford Daniel Freeman, in un volume dal titolo “The stressed sex: uncovering the truth about men, women and mental health” pubblicato dalla Oxford University Press, ha rivelato che le donne sono più soggette a malattie mentali fino al 40% in più rispetto agli uomini.

 

Freeman, nel suo studio, ha confrontato i dati ottenuti dall’indagine effettuata sui propri pazienti con quelli ottenuti dal sistema nazionale inglese sui disturbi psichici, cercando di comprendere come mai le donne sono sempre più soggette a disturbi mentali tra cui depressione, ansia, fobie. Secondo il clinico il problema risiederebbe nella difficoltà, mostrata dalle donne, di coniugare le esigenze della vita privata, determinate dalla cura dei mariti, dei figli e della casa, con i lavoro, ambito nel quale, spesso la prestazione non corrisponde ad una retribuzione adeguata, soprattutto se confrontata con la retribuzione degli uomini, e ciò potrebbe alimentare il senso di frustrazione provato. Le donne, inoltre, devono costantemente confrontarsi con le immagini di “donna perfetta” e di femminilità che i media propongono: madri, mogli, donne impeccabili, sempre perfette, dotate di energia infinita, che hanno del tempo da dedicare a se stesse, che non si stancano, che non cedono.

 

Freeman, con i risultati ottenuti dal proprio studio, non ha voluto generalizzare né categorizzare le malattie mentali come proprie delle donne e quindi malattie di genere, in quanto è stato dimostrato che, se pur in percentuale inferiore, anche gli uomini ne soffrono e sono maggiormente predisposti ad altre problematiche come ad esempio abuso di alcol e droghe. Freeman ha sottolineato che gli uomini si stressano meno e proprio per questo sembrerebbero sviluppare in percentuale inferiore alcune tipologie di disturbi mentali.

 

Per maggiori informazioni e consulti:

http://www.psicoterapeuta-a-milano.it

 

No comment yet.
Scooped by Federico Baranzini - www.federicobaranzini.it
Scoop.it!

La dipendenza da alcool o droga dei genitori aumenta le probabilità di disturbo depressivo dei figli

La dipendenza da alcool o droga dei genitori aumenta le probabilità di disturbo depressivo dei figli | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it

Uno studio pubblicato sulla rivista "Psychiatry Research" da alcuni ricercatori dell'Università di Toronto ha evidenziato come i figli di persone tossicodipendenti o dipendenti da alcool hanno maggiori probabilità di sviluppare da adulti il disturbo depressivo.


"I ricercatori hanno analizzato i dati relativi a 6300 adulti canadesi: 312 fra loro hanno dichiarato di aver sofferto di almeno un episodio di depressione maggiore nell'anno immediatamente passato. 


877 persone del campione iniziale hanno dichiarato che prima dei 18 anni, quando ancora vivevano in casa con i genitori, almeno uno dei loro genitori aveva problemi di dipendenza da alcol o droga. 


I ricercatori tenendo conto di tutti i possibili fattori di rischio che incidono sullo sviluppo di depressione come età, sesso, razza hanno potuto constatatre che i bambini che sperimentano nell'infanzia-adolescenza le dipendenze dei genitori hanno quasi il doppio delle probabilità, rispetto al resto della popolazione, di sviluppare depressione."


Vivere ogni giorno con persone dipendenti da una sostanza (alcool o droga) ridurrebbe la capacità di reazione in situazioni stressanti aumentando le probabilità di insorgenza del disturbo depressivo.


E' dunque importante supportare i bambini che vivono situazioni familiari di abuso di alcool o droga dal punto di vista psicologico per prevenire l'insorgere di tale disturbo.

No comment yet.
Scooped by Federico Baranzini - www.federicobaranzini.it
Scoop.it!

I sintomi della personalità bipolare e il test per riconoscerla

I sintomi della personalità bipolare e il test per riconoscerla | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it

Si parla di personalità bipolare quando parliamo di persone affette dal ben noto disturbo bipolare, un disturbo che, secondo gli esperti, interessa una persona ogni 100.

 

Riconoscere i sintomi del disturbo bipolare non è sempre facile. Generalmente lo stesso paziente si rivolge ad un medico, e lo fa in genere durante quella che viene definita la “fase depressiva”, una fase i cui sintomi sono appunto quelli che caratterizzano la depressione, dunque una forte sensazione di fatica, umore depresso, idee di morte, risvegli notturni angoscianti, mancanza di appetito e così via.

 

A questa fase, possono alternarsi la fase maniacale o quella ipomaniacale. Nel primo caso, il paziente avrà un umore molto elevato, percepito “anomalo” da chi lo circonda, si sentirà pieno di energie, disinibito, spenderà grandi somme di denaro, sarà più provocatorio ed anche aggressivo, allegro ed infaticabile, e potrebbe anche abusare di droghe ed alcool.

 

Cliccando qui (http://www.psichiatra-a-milano.it/test-scale-e-questionari-di-valutazione-psicopatologica/test-di-valutazione-per-distubo-bipolare-dellumore-i-e-ii/) troverete un test utile per comprendere se siano in corso delle fasi ipomaniacalio se sia necessario consultare uno specialista. Il test non ha comunque valenza diagnostica.

 

A cura di Federico Baranzini

www.psicoterapeuta-a-milano.it

 

No comment yet.
Scooped by Federico Baranzini - www.federicobaranzini.it
Scoop.it!

Vincere la depressione: Una dieta ricca di acidi grassi può aiutare la psicoterapia

Vincere la depressione: Una dieta ricca di acidi grassi può aiutare la psicoterapia | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it
Gli alimenti che ingeriamo quotidianamente hanno una profonda influenza sul nostro stato d’animo. Molto più di quanto non siamo disposti a riconoscere. Per esempio, diversi studi hanno dimostrato che il cioccolato migliora lo stato d’animo e ci rende più felici
La depressione è una delle patologie che più dipendono dallo stato di salute generale e la dieta che seguiamo. Infatti, si conosce che durante i 18 mesi seguenti all’infarto del miocardio, circa un quinto dei pazienti sviluppa depressione maggiore, i due terzi sperimenta almeno un episodio di depressione e approssimativamente a un terzo di questi viene diagnosticata la depressione clinica. Anche se una dieta sana non rappresenta la cura definitiva per la depressione, può comunque contribuire ad alleviarne i sintomi ed essere uno dei pilastri fondamentali della psicoterapia. L’ideale sarebbe includere nella nostra alimentazione quotidiana cibi che contengano sia acidi grassi Omega-3 che Omega-6. Gli Omega-3 li troviamo nei frutti di mare, il pesce azzurro, gli spinaci e il cetriolo. Gli Omega-6 si trovano nelle mandorle, nell’avocado, nei cereali e nelle uova. A cura diFederico Baranziniwww.psicoterapeuta-a-milano.it 
No comment yet.
Scooped by Federico Baranzini - www.federicobaranzini.it
Scoop.it!

Cos'è la distimia, le cause e le terapie più adatte

Cos'è la distimia, le cause e le terapie più adatte | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it

La distimia o disturbo distimico rappresenta un disturbo dell'umore. A differenza della depressione, si manifesta con sintomi più attenuati, meno gravi, ma più duraturi nel tempo.

 

Sintomi

I sintomi depressivi della distimia caratterizzano gran parte della giornata di chi ne soffre e perdurano per almeno due anni. Tra essi si rintracciano: apatia, stanchezza, difficoltà di concentrazione, irritabilità, umore depresso, disturbi del sonno, scarso appetito o sovralimentazione, bassi livelli di autostima, isolamento ocn conseguente riduzione delle attività sociali, insicurezza, rabbia, senso di incapacità, difficoltà di decision making.

 

Cause

Non si può affermare con certezza quali siano le cause che generano un disturbo distimico, così come un disturbo dell'umore. Sono state ipotizzate alla base della distimia delle cause o fattori ambientali, genetici e biochimici che potrebbero generarla o comunque che potrebbero contribuire al suo sviluppo.

 

Come curare la distimia

Nel momento in cui la distimia viene diagnosticata ed accertata, si potrebbero ipotizzare un trattamento farmacologico e la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico. In particolar modo la psicoterapia mette il soggetto nella condizione di poter ricevere un aiuto ed un supporto, di prendere consapevolezza del proprio disturbo, di modificare le convinzioni spesso disfunzionali relative ad esso e di apprendere nuove strategie di fronteggiamento del problema.

 

A cura di:

www.federicobaranzini.it

 

No comment yet.
Scooped by Federico Baranzini - www.federicobaranzini.it
Scoop.it!

Scoperto nel cervello il centro delle decisioni

Scoperto nel cervello il centro delle decisioni | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it

Un gruppo di scienziati canadesi dell'Università della British Columbia, attraverso uno studio condotto su alcuni ratti, ha scoperto che l'area del cervello adibita alle decisioni è una piccola regione cerebrale chiamata abenula laterale, area implicata nella depressione e nei comportamenti antisociali.

 

Studio

Lo studio ha previsto l'addestramento di alcuni ratti che prevedeva la scelta tra un premio piccolo (una pallina di cibo) o un premio più consistente (4 palline) che appariva in modo altalenante. E' stato notato che gli animali in questione propendevano per il premio più grande quando il prezzo da pagare (ovvero il tempo che doveva passare prima di ricevere il premio) era minore; nel caso in cui il tempo era maggiore preferivano orientarsi sul premio più piccolo. Una fase dell'esperimento ha previsto la sospensione dell'attività dell'abenula laterale e in questo caso è stato notato che i ratti non riuscivano a scegliere l'alternativa più conveniente e pertanto hanno iniziato a prendere decisioni a caso.

 

Per i conduttori dell'esperimento, l'idea che l'abenula laterale abbia un ruolo fondamentale nelle decisioni, potrebbe portare a notevoli implicazioni e risvolti nel trattamento della depressione, attraverso, secondo il Prof. Stan Floresco, la stimolazione cerebrale profonda che causa l'inattivazione di quest'area. Egli ha affermato: "le nostre osservazioni suggeriscono che questi miglioramenti non avvengono perchè i pazienti si sentono più felici, semplicemente la depressione migliora perchè non riescono più ad occuparsi di ciò che prima li rendeva depressi".

 

A cura di:
www.federicobaranzini.it

 

No comment yet.
Scooped by Federico Baranzini - www.federicobaranzini.it
Scoop.it!

Psicologia, la depressione è la seconda causa di disabilità nel mondo

Psicologia, la depressione è la seconda causa di disabilità nel mondo | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it

E' stato condotto uno studio dai riceratori della School of Population Health dell'Università del Queensland in Australia coordinato da Alize Ferrari, con l'obiettivo di valutare e classificare i disturbi, organici e non, e le cause che generano disabilità e che mettono a rischio la salute globale.

 

La prima causa di disabilità nel mondo si è rivelata essere il mal di schiena seguita da un disturbo psicologico quale la depressione. I dati ottenuti e le relative analisi effettuate su di essi, hanno portato a considerare la depressione come un problema sanitario globale da non sottovalutare.

 

I casi di depressione si manifestano in modo non omogeneo nel mondo. I tassi maggiori di questo disturbo psicologico sono stati rilevati in Medio Oriente e nel Nord Africa, mentre i tassi minori sono stati registrati in Giappone. E' emerso, inoltre, che una tipologia particolare di depressione, ovvero il Disturbo Depressivo Maggiore, si troverebbe all'undicesimo posto della classifica stilata delle malattie che possono enficiare la salute dell'essere umano, ma si classifica al quinto posto in Europa Centrale ed Orientale e al quarto posto in Europa Occidentale.

 

Stando ai dati emersi dalla presente ricerca, la depressione rappresenta un disturbo su scala mondiale che non va sottovalutato sia per l'incidenza che mostra e sia per la sintomatologia che crea un impatto notevole e debilitante per chi ne soffre. 

 

A cura di:
www.federicobaranzini.it

 

No comment yet.
Scooped by Federico Baranzini - www.federicobaranzini.it
Scoop.it!

La psicoterapia del Disturbo Bipolare

La psicoterapia del Disturbo Bipolare | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it

Spesso il disturbo bipolare viene scambiato e confuso con la depressione, eppure entrambi i disturbi sono diversi: la depressione è caratterizzata da una costante deflessione dell'umore, mentre il disturbo bipolare è caratterizzato dal passaggio da un umore depresso ad un umore esaltato tendente all'irritabilità.

A sostenere la diversità dei due disturbi non solo a livello sintomatologico, ma anche a livello cerebrale, vi è uno studio dei ricercatori dell'Università di Pittsburgh condotto su 54 donne (18 con disturbo bipolare, 18 con disturbo depressivo maggiore e 18 sane). Queste donne sono state sottoposte a degli esami clinici basati sulla rilevazione del flusso sanguigno nelle regioni del cervello associate alla depressione.

 

I risultati hanno permesso di scoprire che la misurazione del flusso sanguigno è in grado di identificare con l'81% di accuratezza la presenza di depressione maggiore o la presenza di disturbo bipolare.

Il Prof. Almeida, principale autore dello studio ha affermato: "Questi risultati potrebbero permettere un giorno di prevedere il comportamento bipolare futuro nei giovani adulti che non hanno mostrato alcun sintomo, garantendo un trattamento precoce e più accurato. I ricercatori dovranno testare queste nuove tecnologie in un campione più ampio e in uno studio multi-centrico".

 

Per approfondimenti e consulenze in merito consultate la pagina:
www.psichiatra-a-milano.it

 

No comment yet.
Scooped by Federico Baranzini - www.federicobaranzini.it
Scoop.it!

Rischio di Parkinson tre volte maggiore per chi soffre di depressione

Rischio di Parkinson tre volte maggiore per chi soffre di depressione | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it

Sono stati condotti diversi studi che hanno cercato di far luce, partendo dalla depressione, sui suoi ipotetici collegamenti con atre malattie quali il cancro e l'icuts, sulla comorbidità e sulla possibilità che da essa possano scaturire altre condizioni mediche. Importante in tal senso è lo studio condotto dai ricercatori del Veterans General Hospital di Taipei a Taiwan, supervisionato dal Dott. Albert C. Yang.

 

Studio

Il campione preso in considerazione era composto da 4.634 persone con depressione e 18.544 persone senza depressione, di cui sono state visionate le cartelle cliniche per oltre 10 anni, con l'obiettivo di valutare il rischio di malattia di Parkinson nelle persone affette da depressione.

 

Risultati

66 dei partecipanti che appartenevano al gruppo di soggetti con depressione, hanno ricevuto una diagnosi di Parkinson, così come le 97 persone senza depressione. E' stata riscontrata una probabilità più alta di 3,24 volte di sviluppare la malattia di Parkinson nei soggetti con depressione rispetto ai soggetti senza depressione.

Lo studio ha suggerito che la depressione può essere un fattore di rischio indipendente per lo sviluppo del Parkinson al pari dell'età avanzata e delle difficoltà nel curare la depressione.

 

A cura di:
www.federicobaranzini.it

 

No comment yet.
Scooped by Federico Baranzini - www.federicobaranzini.it
Scoop.it!

Farmaci antidepressivi: aumenta il consumo in Europa

Farmaci antidepressivi: aumenta il consumo in Europa | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it

In merito all’uso di antidepressivi  è stata condotta una ricerca da parte della London School of Economics and Political Science pubblicata successivamente sulla rivista online PLoS, con l’obiettivo di valutare e definire a livello quantitativo l’utilizzo di antidepressivi e come esso si distribuisce sul territorio. Il campione era composto da 29 paesi europei valutati per un periodo di oltre 30 anni . Dai risultati ottenuti è emerso che il consumo dei farmaci antidepressivi come ad esempio il Prozac, è aumentato in tutta Europa del 20% ogni anno tra il 1995 ed il 2009. E’ emerso anche che:

A registrare i maggiori aumenti nel consumo di farmaci vi sono la Svezia (oltre il 1000% tra il 1980 e il 2009) e la Norvegia (566%), seguite dalla Slovacchia che ha registrato la stessa percentuale della NorvegiaTra i paesi europei è emerso che l’Islanda è composta da maggiori consumatori di antidepressivi (quasi il 9% della popolazione)Il Italia gli antidepressivi risultano al primo posto tra i farmaci a prescrizione per il Sistema Nervoso CentraleLe crescite meno imponenti sono state osservate in Olanda, Svizzera, Bulgaria, Francia e Lussemburgo.

I dati rilevati non rappresentano un’arma utilizzata per enfatizzare il ruolo o gli effetti negativi degli antidepressivi, anzi tendono ad enfatizzare il ruolo positivo che essi hanno nel trattamento di alcune patologie, così come gli effetti positivi prodotti in chi li assume. L’obiettivo del presente studio è stato semplicemente quello di evidenziare spesso un uso non conforme ed eccessivo degli antidepressivi, sottolineandone spesso l’abuso e la tendenza dei professionisti a prescriverli.

 

I farmaci antidepressivi sono risultati decisivi nell’aiutare la cura della depressione e con una maggiore cautela nella loro assunzione, potrebbero ridurre il rischio di suicidio. In tal senso è stato notato che, mentre l’assunzione di antidepressivi è aumentata del 20%,  il tasso di suicidio, nel periodo preso in considerazione, si è ridotto dello 0,8%. La relazione tra assunzione di antidepressivi e rischio di suicidio ancora però non è caratterizzata da prove inconfutabili, né da dati certi. A tal proposito bisognerebbe dare spazio ad altrettante variabili influenti.

 

Per approfondimenti e consulenze in merito consultate la pagina:
www.psichiatra-a-milano.it

 

No comment yet.
Scooped by Federico Baranzini - www.federicobaranzini.it
Scoop.it!

IL DISTURBO BIPOLARE

IL DISTURBO BIPOLARE | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it

Il disturbo bipolare è un disturbo dell’umore caratterizzato da un’alternanza di periodi in cui l’umore è alto (mania) e periodi in cui l’umore è basso (depressione).

 

Durante la fase maniacale sono presenti i seguenti segni e sintomi: forte autostima; iperattività; sentimenti di ottimismo per il futuro e per la vita, di ambizione, di poter raggiungere qualsiasi obiettivo; disturbi del sonno (il soggetto non dorme o dorme poco); eloquio accelerato, ricco, spesso incomprensibile rappresentativo di un’intensa attività mentale; accelerazione del pensiero che porta a perdere i nessi associativi fra i pensieri (fuga dalle idee); idee di grandezza (si può credere di avere poteri, compiti speciali o rapporti speciali con personaggi influenti); difficoltà di concentrazione, di pianificazione e nella capacità decisionale; incremento dell’attività motoria; più o meno completa assenza della consapevolezza dello stato della malattia.

 

Durante la fase depressiva sono presenti i seguenti segni e sintomi: umore depresso in cui tutto appare nero e senza speranza; perdita dell’energia (tutto diventa difficile e faticoso al punto da risultare insormontabile); disinteresse verso la propria cura ed igiene personale; sentimenti di tristezza, di colpa, di inadeguatezza; bassa autostima; pessimismo; difficoltà di concentrazione e di attenzione; eloquio povero, monosillabico accompagnato dalla difficoltà nel formulare anche un discorso semplice e rappresentativo del rallentamento del pensiero; pensieri suicidari; rallentamento dell’attività motoria.

L’alternanza di questi stati può avvenire nell’arco di pochi giorni.

 

Eziologia

La loro causa è un’alterazione della produzione e/o utilizzazione, nel cervello, di certe molecole, principalmente serotonina e dopamina. Tale alterazione è su base genetica, cioè le persone che soffrono di questi disturbi sono portatori di alterazioni in certi geni coinvolti nella produzione e/o utilizzazione di quelle molecole. Alcuni di tali geni sono già stati identificati, e la ricerca in questo campo continua.Dire che la causa è un’alterazione biochimica su base genetica non vuol dire che il disturbo sia ereditario; ciò che viene trasmesso ereditariamente è una predisposizione al disturbo. Gli eventi della vita contano anch’essi nel manifestarsi del disturbo o nel suo restare silente.

 

Terapia

La terapia del disturbo bipolare si basa sui farmaci e sulla psicoterapia. Esistono farmaci per prevenire le oscillazioni dell’umore e farmaci per interrompere o attenuare un’oscillazione già iniziata. Infine la psicoterapia punta ad aiutare la persona a contrastare le oscillazioni dell’umore, riconoscere e contenere gli aspetti disfunzionali dell’umore, e favorire l’adattamento alle conseguenze personali e sociali del disturbo.

 

Per approfondimenti e consulenze in merito consultate la pagina:

www.psichiatra-a-milano.it

 

 

 

No comment yet.
Scooped by Federico Baranzini - www.federicobaranzini.it
Scoop.it!

Depressione: psicofarmaci o psicoterapia? Lo decideremo con una PET

Depressione: psicofarmaci o psicoterapia? Lo decideremo con una PET | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it

Diversi sono gli interventi messi a disposizione per il trattamento e la cura della depressione ed ognuno di essi viene scelto in base alla gravità del disturbo, al suo carattere invalidante e in base alla preferenza del medico o del paziente. Si può propendere verso una forma specifica di intervento, sperando di poter esortire delle risposte positive o, in caso di risposta negativa e mancato miglioramento, si può cambiare trattamento oppure associarne un altro. Di solito, poco meno del 40% dei pazienti risponde in modo positivo al primo tipo di trattamento.

 

Studio

E’ stato condotto uno studio finanziato dal National Institute of Health e pubblicato sulla rivista scientifica JAMA che ha permesso di individuare un marcatore in grado di predire quale sarà il migliore trattamento, psicofarmacologico o psicoterapico, per ogni singolo paziente. La Dott.ssa Helen Mayberg e i suoi collaboratori dell’Università di Atlanta, hanno sottoposto un campione di 38 soggetti affetti da disturbo depressivo maggiore ad un esame chiamato PET, esame neurodiagnostico che valuta il metabolismo del glucosio nelle diverse aree cerebrali. Questi pazienti sono stati sottoposti all’esame prima di essere assegnati ad un trattamento farmacologico con escitalopram oppure ad un ciclo di 16 sedute di psicoterapia cognitivo comportamentale.

 

Risultati

Dopo 12 settimane di trattamento:

12 soggetti con trattamento psicoterapico hanno risposto positivamente, mentre 9 non hanno mostrato miglioramenti11 soggetti con trattamento farmacologico hanno risposto positivamente, mentre 6 non hanno mostrato miglioramenti

Successivamente sono stati confrontate ed analizzate tutte le scansioni PET dei soggetti che hanno beneficiato della terapia farmacologica, dei soggetti che hanno beneficiato della psicoterapia e dei soggetti che non hanno beneficiato di nessuna terapia.

 

Dall’analisi dei dati è emerso che una regione cerebrale nota come insula anteriore presenta delle fortissime differenze tra i diversi gruppi. In particolare, un accentuato metabolismo del glucosio in questa regione, predice una buona risposta all’escitalopram e una scarsa risposta alla CBT, mentre, un ipometabolismo del glucosio in questa stessa regione, predice una buona risposta alla CBT e una scarsa risposta all’escitalopram.

 

Se i risultati di questo primo studio fossero confermati su numeri di pazienti più ampi, la scansione PET dell’insula anteriore potrebbe diventare un importante strumento per guidare la scelta del trattamento, psicofarmaci o psicoterapia, in pazienti con depressione maggiore. In questo modo sarebbe possibile ottimizzare le scelte terapeutiche e indirizzare, con ragionevole sicurezza e senza ulteriori sprechi di tempo, ogni singolo paziente verso il miglior trattamento possibile.

 

Per approfondimenti e consulenze in merito consultate la pagina:
www.psichiatra-a-milano.it

 

No comment yet.
Scooped by Federico Baranzini - www.federicobaranzini.it
Scoop.it!

Emicrania, indagare la psiche serve a curare meglio

Emicrania, indagare la psiche serve a curare meglio | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it

Diversi studiosi negli anni hanno cercato di comprendere e spiegare la natura della relazione tra emicrania e caratteristiche personologiche nonché disturbi di personalità. A tal proposito Steven Baskin, professionista del New England Center for Headache di Stanford, durante la sua partecipazione al Congresso di Stresa, ha riportato una casistica riguardante i disturbi di personalità riscontrabili in persone che soffrono di cefalea cronica. Tra questi disturbi di personalità ha riscontrato, in base alle percentuali rintracciate:

- Disturbo di personalità di tipo borderline (16%) con tratti istrionici, narcisistici e antisociali;

- Disturbo ossessivo compulsivo (12%) accompagnato da comportamenti di evitamento e di dipendenza.

 

Durante il Convegno Baskin ha affermato, inoltre, che gli emicranici risultano essere più nevrotici con una maggiore suscettibilità agli eventi negativi e ciò li predispone ad una particolare vulnerabilità per lo sviluppo di instabilità emotiva e disturbi psichici.

 

L’ansia che questi soggetti manifestano in concomitanza della paura per l’arrivo di un nuovo attacco di emicrania, condiziona la loro vita e si somma allo stress che si prova quotidianamente. Il soggetto con emicrania reagisce in maniera eccessiva agli eventi sviluppando maggiore negatività verso la vita, una personalità repressa, mancanza di energia psico-fisica, depressione, affaticamento indotti dallo stress. Ciò può avere delle ripercussioni sulla vita sociale, lavorativa ed affettiva del soggetto, si riduce la spensieratezza e la vita diventa difficile da gestire. Inoltre, ogni piccola variazione o cambiamento viene vissuto da tutti, ma in particolare modo dagli emicranici, come fonte di stress e di alterazione.

 

Il timore che arrivi un attacco di mal di testa fa vivere in costante stress, il quale può diventare a sua volta una causa dell’attacco stesso.

 

A cura di:
www.federicobaranzini.it

 

 

No comment yet.
Scooped by Federico Baranzini - www.federicobaranzini.it
Scoop.it!

La gravidanza indesiderata aumenta il rischio di disturbo depressivo post-partum

La gravidanza indesiderata aumenta il rischio di disturbo depressivo post-partum | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it

I ricercatori dell'Università del North Carolina hanno dimostrato come la gravidanza indesiderata o non cercata può aumentare fino a 4 volte le probabilità dell'insorgere del disturbo depressivo post-partum.

 

Lo studio ha monitorato 1.238 donne incinte con un’epoca gestazionale compresa tra le 15 e le 19 settimane.

 

Dai dati raccolti emerge l'esistenza di un maggiore rischio di depressione post-parto per le donne che non volevano restare incinte.

 

Per maggiori informazioni e consulti:

http://www.psicoterapeuta-a-milano.it

No comment yet.