Ma in sostanza, cosa cambia davvero? La novità più significativa riguarda appunto l'accento circonflesso. Spesso vestigia di una "s" caduta con l'uso, l'accento a forma di "cappello" non sarà più obbligatorio sulle vocali "I" e "u" tranne in caso di terminazioni verbali - "quil fût" - , di nomi proprio o quando l'accento serve a distinguere una parola dall'altra ("mûr" - maturo - e "mur" muro). Altra novità rivoluzionaria, l'abolizione del francesissimo trattino. Parole come mille-pattes, porte-monnaie o week-end potranno clamorosamente scriversi tutte attaccate. Meno evidenti, ma non meno pervasive, le modifiche su tutta una serie di accenti, col passaggio dal grave all'acuto, o viceversa, e nella costruzione del participio passato (che potrebbe divenire invariabile nei casi in cui il verso "laisser" è seguito da un infinito (Elle s'est laissée mourir"....").