C’è stato un testo che più ti ha fatto ammattire nel tradurlo? E uno invece che ti ha particolarmente divertito?
Anche qui, la risposta è immediata: Il Ciclo di Helliconia di Brian Aldiss. All’epoca, lavoravo ancora su macchina da scrivere, e la nomenclatura da lui scelta, straripante di “h”, di “k” e di apostrofi, mi ha letteralmente fatta impazzire. Un esempio (nome inciso a fuoco nella mia mente per tutte le volte che l’ho dovuto scrivere… e correggere), la luna di Helliconia, Irl’ich’or… non sono certa di averlo scritto giusto, sto andando a memoria. Immagina un intero ciclo di 3 grossi volumi tutto scritto così.
Il libro più divertente? Difficile rispondere, ce ne sono stati tanti. Stregone suo malgrado e Il Mago di Sua Maestà di Christopher Stasheff, per esempio, o il ciclo del Belgariad di David Eddings, o ancora il Ciclo di Videssos di Harry Turtledove. Sono state tante le volte che, nel tradurli, ho dovuto fermarmi perché stavo ridendo fino alle lacrime.