Intervista a Stefano Gaburri: storico redattore di The Games Machine e traduttore di videogames | NOTIZIE DAL MONDO DELLA TRADUZIONE | Scoop.it

RGP: Parlaci un po' della tua attività di traduttore di videogames e dell’opera Vintage Games realizzata in collaborazione con Claudio Todeschini (altra firma storica di TGM)


STEFANO: Vintage Games è un bel librino. Ne consiglio vivamente la lettura! Purtroppo la scelta di produrre un libro cartaceo, proprio quando stava per esplodere l’editoria elettronica, non è stata felicissima (sì lo so, in Italia non è ancora esplosa, ma non divaghiamo). Di fatto, non siamo rientrati dei costi sostenuti per acquistare i diritti e soprattutto per la stampa. Probabilmente oggi si potrebbe dire che un’app per iOS/Android a pochi euro avrebbe avuto più fortuna, ma non abbiamo i diritti e francamente – parlo personalmente – sono un pò stanco per rimettermi a lavorare in un ambito che mi ha dato certamente qualche soddisfazione ma anche tante delusioni.

Per quanto riguarda la traduzione di videogiochi invece , da qualche anno è di fatto la mia occupazione principale. È faticoso lavorare nei weekend, di notte e magari a Ferragosto o capodanno, ma d’altro canto mi posso organizzare (lavoro esclusivamente a casa) e talvolta mi diverto abbastanza.
Ho fatto praticamente da solo tutto Civilization V con le sue espansioni, L.A. NoireThe Darkness II, buona parte di GTA V… e moltissimi altri. Adesso sto finendo il nuovo Civ ambientato nello spazio,Beyond Earth.
Devo ringraziare anche il fatto di avere il Mao come supervisore: siamo amici, ci capiamo al volo e lavoriamo ottimamente insieme.