Chi vuole fare lo scout? - Senzaudio | NOTIZIE DAL MONDO DELLA TRADUZIONE | Scoop.it

Io credo ci siano almeno due validi motivi per continuare a battere questa strada:
Gli editori non ricevono segnalazioni da tutte le agenzie letterarie e non sono a conoscenza tutti i titoli pubblicati. Quindi secondo me è bene tentare, soprattutto se si tratta di un autore esordiente o di un libro uscito qualche anno prima. Senza contare che il lettore di turno potrebbe aver presentato una scheda poco interessante, o aver dato un giudizio negativo troppo affrettato (la scelta dell’aggettivo “affrettato” non è casuale: spesso ai lettori non viene dato il tempo di valutare il testo con la dovuta calma).
Il nostro principale obiettivo non è tanto far acquistare quel titolo all’editore, questo è l’interesse dell’agente letterario e della casa editrice estera, ma proporci come traduttori… o ricordare all’editore la nostra esistenza. Mi è capitato più di una volta di essere contattata per una prova di traduzione da editori che per diverse ragioni non avevano accettato la mia proposta, ma avevano apprezzato il mio saggio di traduzione e mi avevano inserito tra i potenziali collaboratori.