Il sardo come l’inglese, dunque, per arricchire ulteriormente il dibattito sul tema sempre attuale del plurilinguismo «che rappresenta - come ha fatto notare il rettore Mastino, citando il compianto Giovanni Lilliu - l’unica strada percorribile per realizzare una comunicazione che non sia univoca».
Al riguardo va rimarcato il fatto che nel volume non c’è un termine in italiano e questo di per sé è un elemento di novità. Tra le sezioni che compongono il volume merita una citazione speciale quella intitolata “A giru in sa tzidade mea/around my town” in cui si ritrovano, tradotti in inglese direttamente dal sardo, immagini e didascalie relative ai fatti più importanti, una mini storia di Sassari raccontata in pillole che rievoca vicende e feste, ma anche personaggi storici noti.