Il lettore annusatore (e altri tipi di lettori) | NOTIZIE DAL MONDO DELLA TRADUZIONE | Scoop.it

Sarebbe normale ritenere che, nei lettori, l’organo di senso più sollecitato sia la vista. Falso. È l’olfatto.
Per l’annusatore di libri poco conta quel che ci sia scritto dentro al volume: più importante, ai fini dell’acquisto, sembrerebbe l’evocazione di un profumo. Apre il libro (circa a metà), ci ficca dentro il naso, chiude gli occhi, inspira profondamente e comincia, inebriato, a sbattere le palpebre a gran velocità, come le ali di un colibrì che sugge il nettare. La causa, probabilmente, va rintracciata nell’esorbitante proliferazione di libri che per titolo hanno i profumi più diversi: delle foglie di limone, della rosa di mezzanotte, del pane alla lavanda, della pioggia nei Balcani, dei fiori in Iraq, delle mele rosse, delle bugie, del cioccolato, del sangue, del caffè, del ghiaccio, della meringa, della cannella, dell’amore, del timo, delle spezie proibite, del diavolo e dello zenzero, solo per citarne alcuni.