Nonsense e traduzione: "I dilemmi del traduttore nonsense" | NOTIZIE DAL MONDO DELLA TRADUZIONE | Scoop.it

Simona Mambrini, nel capitolo “La nonna di Rodari: mutazioni francesi”, prende l’avvio da alcuni tentativi di tradurre in italiano il gioco “grammaire” - “grand-mère” nelle Femmes savantes di Molière, per poi passare a discutere di come in Gianni Rodari le storie nascano dalla lingua, anziché viceversa, e delle strategie applicate di conseguenza da alcuni traduttori francesi di tale autore. Si avverte, in questa discussione, l’importanza dell’elemento pragmatico, di questioni di funzionamento, in quanto il criterio discriminante viene ripetutamente indicato come il fatto che il testo non debba “incepparsi”. La traduzione francese della Grammatica della fantasia di Rodari richiede che lettura e applicazione vadano di pari passo: “occorre tradurre le istruzioni per creare con il linguaggio mettendole contemporaneamente in pratica” cosicché “il nonsense e i giochi di parole, per definizione intraducibili, possono diventare per assurdo i testi più profondamente traducibili proprio perché sono da reinventare: l’equivalente da trovare sta nel sistema di scrittura, negli ingranaggi stessi della lingua.” Di conseguenza, al traduttore viene concessa una certa “libertà”, seppure “vigilata”.

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