Il sorriso è un’espressione delle differenze culturali. Così come la mimica, lo sguardo e la gestualità, il sorriso manifesta un significato che non sempre corrisponde a quello che gli attribuiamo. Ad esempio, nella cultura asiatica il sorriso non comunica necessariamente accordo e assenso. Talvolta il sorriso di un giapponese o di un cinese può significare disagio o imbarazzo (come ho avuto modo di apprendere a Pechino). In questo caso l’interlocutore sorride perché, secondo la sua impostazione culturale, non bisogna esprimere apertamente il dissenso o l’incomprensione, bensì manifestarlo con un sorriso.
Oppure il sorriso è una reazione che comunica il disagio che la persona sta vivendo in un determinato momento, ma rischia di essere frainteso con il significato opposto, perché siamo abituati a interpretare un sorriso come emblema di felicità e benessere.