Vado a un convegno sull’Italiano: c’è una relatrice dell’Accademia della Crusca, un linguista, il compilatore di un dizionario, un laboratorio sulla punteggiatura… Sai che noia! In realtà, conoscendo STL e Doppioverso, ero preparata a incontri un po’ sui generis, con relatori seri e competenti ma poco “ingessati”, pronti a interrogarsi sullo stato della nostra lingua senza spocchia o preconcetti. E poi venerdì sera c’era lo spettacolo teatrale Un anno lercio. E dove c’è Lercio, c’è gioia! E così, tra una riflessione sugli #hashtag, un video in doppiagese e presagi sulla morte di po’ (il cui accento resuscita in qual’è), scopro che la nostra lingua non se la passa poi così male.