Oggi Manzoni scriverebbe in inglese? | NOTIZIE DAL MONDO DELLA TRADUZIONE | Scoop.it

Pubblichiamo il testo che Tim Parks (Manchester, 1954) ha scritto per la Milanesiana, manifestazione di Letteratura Musica Cinema Scienza Arte Filosofia e Teatro ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, giunta alla XV edizione e dedicata al tema Fortuna e Destino.


Invece di libri che varcano questi o quei confini, tradotti, di tanto in tanto, quando capita che li scopra un anglofilo, un francofilo, un germanofilo, molti libri vengono lanciati simultaneamente in molti paesi, magari con un’unica campagna promozionale. Concorrono l’uno contro l’altro per i premi internazionali. Stanno fianco a fianco nelle librerie di tutto il mondo. EcoPamuk,RushdieFranzenMurakamiHouellebecq. Per non parlare di Harry Potter, o delle Cinquanta sfumatureDan BrownUomini che odiano le donne. Come le Olimpiadi o i Mondiali, questi libri fanno parte di una conversazione internazionale che contribuisce alla creazione di una comunità globale. Anzi, formare questa comunità sembrerebbe la loro funzione più importante. Cioè, come libri in senso stretto forse non valgono più di tanto. Se non fosse quel libro, sarebbe un altro. Come nei secoli scorsi alla letteratura era affidato il compito di consolidare le nazioni, così oggi il destino le ha assegnato il ruolo di alimentare la conversazione che conduce alla creazione di una «comunità» mondiale.