Partendo da questa base il traduttore e l’interprete non sono la stessa cosa, nonostante abbiano diversi aspetti in comune. Come per la traduzione, anche per l’interpretariato non è sufficiente la sola conoscenza delle lingue, sono necessarie competenze! E anche stavolta, come per il traduttore, anche l’interprete svolge il suo lavoro verso la sua lingua madre. In entrambi i casi, queste due figure professionali sono persone laureate e formate, non sono improvvisate!
Ordunque, vediamo le differenze sostanziali, le figure del traduttore e dell’interprete vengo confuse poiché entrambe appartengono ad uno stesso ambito di studi. La traduzione consiste nel trasporre un testo scritto, mentre l’interpretazione traspone un testo orale. Il traduttore redige un documento che restituisce, nella lingua di arrivo, il senso del testo di partenza (testo originale), il tutto nel rispetto delle regole grammaticali della lingua nella quale traduce. Sul versante opposto, il lavoro dell’interprete consiste nel pronunciare, nella lingua dell’ascoltatore, un discorso equivalente, per contenuto e per intenzioni, al discorso originale.