NOTIZIE DAL MONDO DELLA TRADUZIONE
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Ancora sulla Brexit

Ancora sulla Brexit | NOTIZIE DAL MONDO DELLA TRADUZIONE | Scoop.it

Quando si parla di Inghilterra in genere si pensa a Londra, la City, il centro finanziario, la città della Regina, di Buckingam Palace, del parlamento, di musei, teatri, ecc., il luogo che da sempre viene considerato il centro della cultura e dell’innovazione d’Europa; per questo pochi si spiegano i risultati della Brexit, non si capisce come sia possibile che la maggior parte degli inglesi, intesi come cittadini dell’Inghilterra, abbiano potuto votare leave. Però se si guarda la cartina dei risultati del referendum (qui), dove il blu rappresenta le zone a maggioranza remain e il rosso quelle a maggioranza leave, appare piuttosto evidente che Londra è piuttosto isolata. È facile dipingere la vittoria del leave come la vittoria dell’ignoranza e della xenofobia; parlando di gente comune, i politici sono esclusi dal discorso, sono più convinta che abbia vinto il senso di non appartenenza al mondo scintillante della capitale da parte della cosiddetta working class, la classe operaia, paradossalmente costituita sia da inglesi “doc”, tra i quaranta e i cinquant’anni, spaventati “dall’invasione” degli immigrati, che da inglesi di seconda generazione altrettanto spaventati dai “nuovi” immigrati.

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La scomparsa delle biblioteche: è allarme in Inghilterra

La scomparsa delle biblioteche: è allarme in Inghilterra | NOTIZIE DAL MONDO DELLA TRADUZIONE | Scoop.it

Sempre più biblioteche chiudono in Gran Bretagna, lo ha confermato un’inchiesta della Bbc (ripresa dall’Ansa). Oltre 8000 posti di bibliotecari sono andati perduti nel paese negli ultimi 6 anni: circa un quarto della residua forza lavoro impegnata nelle biblioteche della nazione. La chiusura definitiva di ben 343 biblioteche britanniche negli ultimi 5 anni rappresenta la controprova di quella che secondo Allan Gibbons, popolare autore di racconti per ragazzi, è la “più grande crisi nella storia” del libro in Gran Bretagna.Il governo si giustifica dicendo di aver accresciuto i fondi per dotare le biblioteche di sistemi wi-fi e per aiutarle a digitalizzarsi. Ma la Bbc ha contestato i dati diffusi finora dall’esecutivo grazie agli elementi portati alla luce dall’inchiesta, dopo una richiesta di documenti basata sul Freedom of Information act. I numeri hanno ulteriormente confermato la situazione di crisi generale già certificata.

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In Inghilterra e Francia il mercato del libro torna a crescere (bene anche le librerie)

In Inghilterra e Francia il mercato del libro torna a crescere (bene anche le librerie) | NOTIZIE DAL MONDO DELLA TRADUZIONE | Scoop.it

in attesa dei dati italiani aggiornati al Natale, nel Regno Unito e in Francia, dopo anni di difficoltà, il mercato del libro è tornato a crescere. In particolare, in Inghilterra è tornato il segno più dopo 7 anni: “secondo i primi dati rilevati da Nielsen BookScan e pubblicati da The Bookseller, nel 2015 le vendite di libri cartacei nel Regno Unito hanno fatto registrare un segno positivo. Confrontando le 52 settimane del 2014 con le prime 52 del 2015 – Nielsen ha infatti aggiunto una settimana ‘fittizia’ al 2015 per esigenze di ricalibrazione delle analisi dei dati – il mercato del libro cartaceo è aumentato del 6,6%, con un incremento di fatturato di 92 milioni di sterline rispetto all’anno precedente”. Interessante è anche il dato relativo al prezzo medio del libro cartaceo, pari nel 2015 a 7,95 sterline, 21 pence in più rispetto al 2014. Non solo: il 2015 è stato un anno “tutto sommato positivo per le librerie indipendenti inglesi e più sofferto per i grandi canali di vendita, come i supermarket”.Dal Regno Unito alla Francia: secondo quanto dichiarato a France press da Vincent Montagne, presidente del Syndacat national de l’edition, “le vendite di libri in Francia sono aumentate di circa l’1,7% nel 2015”.

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Letteratura italiana all'estero: 5 libri che gli inglesi vorrebbero leggere

Letteratura italiana all'estero: 5 libri che gli inglesi vorrebbero leggere | NOTIZIE DAL MONDO DELLA TRADUZIONE | Scoop.it

Giganti come Camilleri ed Eco sono ormai tradotti in tutto il mondo, anche se la maggioranza dei romanzi italiani sembra essere destinata a restare entro i confini nazionali. Ma c'è chi non la pensa così: ecco 5 libri italiani che gli inglesi vorrebbero poter leggere. Gran parte della letteratura italiana è ancora pressoché sconosciuta all'estero. Ad eccezione di grandi nomi come Andrea Camilleri, Antonio Tabucchi o Umberto Eco, il mercato editoriale anglofono in particolare è ancora poco interessato alle nostre storie. Nonostante questo, soprattutto dopo l'enorme successo editoriale di Elena Ferrante e della sua saga de "L'amica geniale", entrata addirittura a far parte della classifica dei 10 migliori libri dell'anno del New York Times, molti sono gli esperti che iniziano a chiedere di leggere più romanzi italiani: la scrittrice e giornalista Franca Scurti Simpson ha stilato addirittura una lista, scegliendo quelli che a suo parere sono i libri che meritano di arrivare oltreoceano. 

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Il primo Parlamento d’Inghilterra

Il primo Parlamento d’Inghilterra | NOTIZIE DAL MONDO DELLA TRADUZIONE | Scoop.it

Il primo parlamento d’Inghilterra, ironia della sorte, nacque soprattutto per volontà di un francese, Simone V di Montfort, sesto conte di Leicester, visto a lungo dalla corte inglese e da molti nobili britannici come un ambizioso “parvenu”. Era il 20 gennaio 1265. Un giorno passato alla storia: perché nei tre regni delle isole britanniche c’erano stati altri parlamenti ma nessuno era mai stato elettivo. Guglielmo il Conquistatore nel 1066 aveva introdotto sull’isola l’usanza normanna del “consiglio del re” al quale partecipavano feudatari e uomini di chiesa. Già nel 1215 Giovanni Senzaterra era stato costretto a concedere ai baroni la Magna Carta, considerata la radice delle moderne costituzioni parlamentari e delle libertà individuali: il patto scritto stabiliva che il sovrano non poteva esigere tasse, se non quelle feudali, senza un via libera del consiglio regale. Nel solenne contratto venivano riconosciuti diritti reciproci. Ma la parola parlamento in Inghilterra arrivò più tardi: comparve per la prima volta nel 1248 per designare un’assemblea di baroni sia ecclesiastici (vescovi e abati) che laici (espressione della corona).

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Gran Bretagna, gli inglesi imparano il cinese: guide per turisti tradotte in mandarino

Gran Bretagna, gli inglesi imparano il cinese: guide per turisti tradotte in mandarino | NOTIZIE DAL MONDO DELLA TRADUZIONE | Scoop.it

Welcome China! Il ministero del Turismo britannico, attraverso il portale Visit Britain, ha deciso di rinominare in mandarino 101 attrazioni turistiche per strizzare l’occhio ai visitatori cinesi.

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