Oggi voglio proporvi un piccolo gioiello Poesia travestita di Eugenio Montale a cura di Maria Corti e Maria Antonietta Terzoli. Nel 1978 Eugenio Montale decise di compiere un esperimento: incaricò Maria Corti di far tradurre in arabo una delle sue poesie, Nuove stanze, tratta
dalle Occasioni. Quindi il testo doveva essere attribuito ad un ignoto poeta arabo e doveva essere tradotto a catena in francese da qui in polacco, poi in russo, ceco, bulgaro, olandese, tedesco, spagnolo e di nuovo in italiano. L’idea di Montale era vedere come sarebbe stato differente il testo finale da quello di partenza. Purtroppo non sapremo mai il pensiero di Montale sulla riuscita dell’esperimento, visto che morì prima che il progetto terminasse, però è molto interessante vedere come la poesia cambi e quanto il testo finale in italiano sia differente e al tempo stesso singolarmente simile rispetto alla poesia iniziale di Montale.