Dentro la voce dei videogiochi | NOTIZIE DAL MONDO DELLA TRADUZIONE | Scoop.it
Parte tutto da un copione, di solito un foglio di calcolo che come minimo riporta le battute da doppiare, chi le dice e il nome dei file. Se sei fortunato, il copione è una vera e propria sceneggiatura, che elenca sequenza per sequenza come si svolge la trama, con indicazioni precise su ambienti, rapporti fra personaggi, intenzioni... per cui il primo compito è leggerselo con calma, come faresti con un libro. E lì ti vengono le prime idee su chi sono i personaggi, chi sarebbe adatto a interpretarli o come vorresti rendere un determinato dialogo. Quando mi occupo personalmente della traduzione, inizio già a farmi un glossario dei termini più importanti o più ostici. È una fase molto creativa e disordinata, in cui mi avvicino alla storia sulla quale magari passerò i prossimi sei mesi della mia vita cercando di capirla, di assorbirla, per trovare una mia idea di regia che funzioni anche senza essere un calco dell'originale. Perciò mentre il copione è in traduzione, inizio a lavorare sulla distribuzione dei ruoli confrontando le mie idee sulle voci con il cast originale. Quando abbiamo finalizzato la traduzione, abbiamo i file di riferimento inglesi e abbiamo scelto i nostri attori, iniziamo le registrazioni.