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Londra - Migliaia di appassionati da tutto il mondo si sono radunati a Torquay, in Inghilterra, per festeggiare il 125° anniversario della nascita di Agatha Christie. Nella località balneare del Devon sono stati organizzati un centinaio di eventi in onore della «regina del giallo», tra cui un seminario sui veleni che compaiono nei suoi romanzi e la mostra «Agatha Christie: unfinished portrait» che ne ripercorre la vita attraverso fotografie e citazioni da lettere e scritti, a partire dall’infanzia.

L’unico nipote della scrittrice spentasi nel 1976, Mathew Prichard, ha individuato il segreto del suo successo - ha venduto oltre due miliardi di copie con libri tradotti in 44 lingue - nella semplicità: «Mia nonna scriveva libri per intrattenere le persone, le piaceva il pensiero che se li godessero magari in ospedale o in un lungo viaggio in treno, credo che questo sia stato alla base di tutto».

Un gruppo di ricercatori britannici, composto da Dominique Jeannerod della Queen’s University di Belfast, da James Berthnal dell’Università di Exter e dall’analista di dati Brett Jacob, ha individuato una formula matematica che permette di scoprire in anticipo l’assassino in molti dei 66 romanzi della Christie, proprio a causa degli «errori» da lei commessi nello scriverli. Come un qualunque serial killer, anche la più nota e apprezzata autrice di gialli del mondo (due miliardi di copie vendute fino a oggi) non ha resistito alla tentazione di fare le cose sempre allo stesso modo, lasciandosi alle spalle tracce compromettenti.