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La Gola del Furlo

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Un bravo blogger Marchigiano ci fa scoprire tutto sulla Gola del Furlo, uno dei luoghi più suggestivi delle Marche, cuore dell'omonima Riserva Naturale istituita nel 2001. Generata dall'opera erosiva esercitata dal Fiume Candigliano, il principale affluente del Metauro, la Gola del Furlo è un luogo di straordinaria bellezza, intriso di storia. Leggete tutto


Via Mariano Pallottini
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Gola del Furlo: Qui, dove è passata la storia

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Siamo nel 220 a.C.. I romani, guidati dal console Gaio Flaminio, stanno cercando di realizzare una strada di collegamento tra Roma e Rimini, con una duplice funzione: incrementare il commercio e rifornire rapidamente le truppe che si trovano lontano dalla capitale, al di là degli Appennini. Il console si trova di fronte un ostacolo duro da superare: la Gola del Furlo. Lo scopo è quello di far passare la strada dove è presente un sentiero a circa 80m dal fondo della gola.

Immaginatevi, un attimo, la grandiosità dell’opera che si accingevano a compiere. Inizialmente pensano di allargare un po’ il sentiero e far passare la strada all’esterno dell’intero sperone di roccia. Per fare ciò realizzano degli imponenti muri di “terrazzamento” a sostegno della strada, dette sostruzioni. Queste mura si sviluppano per una lunghezza di 20 metri e raggiungono un’altezza massima di quasi 30 metri, oggi in parte sommersa dalle acque. Sono ancora visibili dal Belvedere che si trova sulla sinistra a circa un km dal Traforo di Vespasiano.

L’arrivo di Augusto, nel I secolo d.C., coincide con “l’ammodernamento” della rete. Per renderla più agevole, l’imperatore ordina ai suoi schiavi di realizzare una vera e propria galleria scavandola nella dura roccia a colpo di martello e scalpello...


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