Malattie mentali: il 50% inizia in fase adolescenziale | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it

Partendo dal dato per cui la metà delle malattie mentali inizia nell'adolescenza, fase di vita all'interno della quale la malattia mentale più diffusa è la depressione, non è possibile non chiedersi che ruolo hanno le influenze sociali e tecnologiche.

 

Secondo C. Mencacci, precedente presidente della SIP, Società Italiana di Psichiatria: "Non possiamo non chiederci come incidono le trasformazioni sociali e tecnologiche sulla salute psichica dei giovani. E' evidente che vi sono delle specificità che possono essere evidenziate nel funzionamento psichico e cognitivo dei cosiddetti "nativi digitali", iper-connessi, iper-tecnologici. Così come è evidente che vi sono dei rischi specifici a cui i ragazzi di oggi sono particolarmente esposti e che potranno portare a conseguenze sul loro benessere psichico futuro. I nativi digitali sono esposti, rispetto ai ragazzi di qualche decennio fa, a un numero sicuramente maggiore di stimoli, a un diminuito numero degli spazi di vuoto e di noia. E' come se avessimo un cervello perennemente sotto attacco. Bisogna proteggere gli spazi di quiete e non sforzarsi di essere stimolati. Questa maggiore presenza di tecnologia ha dei risvolti anche nell'esposizione agli stress emotivi e affettivi".

 

Secondo il Prof. B. Carpiniello, attuale presidente SIP: "Lo sviluppo della tecnologia ha comportato cambiamenti che ancora non sono pienamente valutabili. I dati della ricerca degli ultimi anni dimostrano, si, che la maggioranza delle malattie mentali ha le sue manifestazioni di esordio nell'infanzia e nell'adolescenza ma vengono spesso misconosciute o sottovalutate".

 

 

A cura del dott Federico Baranzini - Psichiatra per la Cura della Depressione a Milano

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