Hikikomori: quei 100 mila ragazzi che si isolano in casa | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it

Spesso, quando si parla di hikikomori, si commette l'errore di pensare ad un fenomeno che riguarda ragazzi con un'età media di circa 20 anni non presente sul nostro territorio, ma in Paesi lontani come ad esempio il Giappone. Invece è un fenomeno che colpisce anche l'Italia con potenzialmente 100 mila ragazzi.

 

Esiste in Italia un'associazione nazionale Hikikomori Italia, il cui presidente e fondatore è M. Crepaldi. Secondo quest'ultimo:"Si tratta di una pulsione all'isolamento sociale determinata da un forte disagio adattivo, che può associarsi e favorire lo sviluppo di psicopatologie, ma non necessariamente".

 

Spesso si confondono con soggetti dipendenti da internet anche se il computer per loro è l'unico mezzo di contatto con il mondo esterno che utilizzano per informarsi sull'attualità che per interagire con altre persone.

Inoltre, spesso vengono etichettati come soggetti depressi, ma secondo il presidente: "La depressione nasce solitamente in un secondo momento rispetto alla pulsione di isolamento. Quello che sembra mancare a questi ragazzi è un obiettivo che sia in grado di conferire senso alle proprie azioni. Tale perdita di senso può essere talvolta originata anche da una depressione esistenziale, ovvero un calo del tono dell'umore dovuto a una particolare presa di coscienza della realtà".

Ciò che sembra scatenare questa condizione è la pressione di realizzazione a cui la società ci sottopone.

 

A cura del dott Federico Baranzini - Psichiatra e Psicoterapeuta a Milano

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