Depressione infantile: cos'è, cosa fare, gli errori da evitare | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it

Si parla spesso di depressione nell'adulto, ma cosa sappiamo sulla depressione infantile?

Secondo l'OMS la depressione infantile colpisce lo 0,31% di bambini italiani tra 0 e 6 anni, tra lo 0,4% ed il 2,5% di bambini tra 6 e 11 anni, tra il 4% e l'8,3% di adolescenti tra 12 e 18 anni.

 

Nel bambino possono manifestarsi tristezza, apatia e perdita di interesse verso ciò che prima lo attraeva. Possono comparire comportamenti aggressivi ed un atteggiamento irritabile, ma non solo. Possono essere compromessi la minzione notturna, il sonno, l'appetito e la motivazione.

 

Diversi possono essere anche le cause ed i fattori di rischio.

Secondo N. Fabbro, psicologa, psicoterapeuta e docente presso l'Università di Udine: "Nel bambino la depressione è un disturbo reattivo agli eventi del contesto in cui vive, che in un dato momento non favoriscono il benessere del bambino. Tra questi, la familiarità con disturbi dell'umore di cui soffre uno dei componenti familiari a lui vicini. Un fattore di rischio è la svalutazione del bambino, che può sfociare in scarsa fiducia in sè a una relativa situazione di scompenso".

 

Ma, oltre a rivolgersi al pediatra per il bambino e al medico di base per i ragazzi tra i 14 ed i 18 anni, cosa si può fare? Secondo la Dott ssa: "Parallelamente anche il genitore può fare tanto. Per prima cosa deve ascoltare attivamente e parlare con lui non tanto dell'umore, ma di quello che gli succede, nella vita scolastica o familiare, in modo che il genitore possa cogliere i fattori di stress che stanno agendo sul bambino".

 

A cura del Dott Federico Baranzini

www.federicobaranzini.it