La maggior parte degli studi condotti per indagare le cause della depressione, hanno focalizzato l'attenzione sulla riduzione di due neurotrasmettitori ovvero della serotonina e della noradrenalina. Una ricerca giapponese, invece, ha indagato il ruolo della concentrazione di uno specifico recettore ormonale nell'eziologia della depressione. Sono stati presi in considerazione una proteina chiamata RGS8 ed un recettore ormonale chiamato MCHR1 e valutato il comportamento di alcuni animali presi come campione.
E' stato notato che, somministrando farmaci in grado di regolare il recettore ormonale attraverso la proteina, la serotonina e la noradrenalina, lo stato depressivo dei topi in questione era legato al recettore ormonale e non ai due neurotrasmettitori, dimostrando, secondo la Prof.ssa Saiko, coordinatrice dello studio, "un nuovo tipo di depressione". Inoltre, è stato notato che, i topi con una maggiore concentrazione di RGS8, oltre a mostrare un comportamento meno depresso, avevano anche gli elementi che le cellule utilizzano per comunicare, chiamati cilia, più lunghi nell'area dell'ippocampo chiamata CA1.
Sulla base di questi risultati, sarebbe possibile sviluppare nuovi farmaci contro una depressione considerata "alternativa".
A cura del Dott Federico Baranzini