Viaggiare come terapia antidepressiva | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it

Secondo uno studio le persone che fanno spesso viaggi di piacere pare siano meno a rischio morte per infarto e di sviluppare la depressione. I viaggi, poi, farebbero bene anche alla salute del cervello tenendo a bada il declino cognitivo e la demenza


Una medicina insolita, ma a quanto pare efficace: viaggiare.
L’abitudine di prendersi delle pause di piacere, viaggiando, secondo uno studio è un buon modo per allungare la vita, ridurre il rischio d’infarto (o altri eventi cardiovascolari) e di depressione promuovendo allo stesso tempo la salute del cervello.

Gli amanti dei viaggi di piacere possono dunque essere più tranquilli di chi invece non mette mai fuori il naso dalle mura di casa o dal proprio luogo di residenza. I vantaggi del viaggiare si mostrano in benefici sia a livello fisico che mentale e cognitivo – dove esplicano gli stessi effetti del risolvere cruciverba o visitare musei.


A cura di Federico Baranzini

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