I pazienti con malattia delle arterie coronarie dovrebbero essere trattati per ridurre livelli di stress. Infatti uno studio neozelandese ha fatto emergere come i cardiopatici più stressati siano a maggior rischio di coloro che non patiscono lo stress.
La depressione cronica e l’ansia espongono chi ha una patologia coronarica a un maggior rischio di morte prematura.
La conferma dell’effetto negativo dei disturbi dell’umore sulla patologia cardiaca arriva da uno studio condotto in Nuova Zelanda e pubblicato da Heart.
Circa il 4% dei 950 partecipanti con malattia delle arterie coronarie stabile hanno riferito di aver sofferto regolarmente di stress psicologico – di grado da moderato a severo – nei primi quattro anni dello studio. Inoltre, rispetto ai soggetti non stressati, presentavano circa il quadruplo delle probabilità di morire per cause cardiache e quasi il triplo per qualsiasi causa nei successivi 12 mesi di osservazione.
A cura del dott Federico Baranzini - Psichiatra per la cura della Depressione a Milano