Disturbo bipolare: il futuro della diagnosi è in un’app che analizza la voce | Disturbi dell'Umore, Distimia e Depressione a Milano | Scoop.it

Il dato ammette poche repliche: le persone che soffrono di disturbo bipolare arrivano ad una diagnosi certa mediamente sei anni dopo l’insorgenza dei primi sintomi. Come colmare questo gap? Secondo il progetto RADAR-CNS (Remote assessment of disease and relapse – Central Nervous System) finanziato dall’Unione Europea, nato nel 2016 e composto da oltre 20 centri di ricerca internazionale, la soluzione potrebbe essere nello smartphone.  

 

Il programma di ricerca Radar-Cns sta infatti esplorando il potenziale dei «dispositivi portatili» (come smartphone e braccialetti elettronici) nel prevenire e curare malattie come il disturbo bipolare, la depressione, la sclerosi multipla e l’epilessia.

 

Nel caso del disturbo bipolare gli scienziati, come già sta avvenendo in progetti simili che si svolgono negli Stati Uniti, grazie ad un’app dedicata monitoreranno gli stati d’animo attraverso l’analisi vocale.

 

A cura del Dott Federico Baranzini

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