E' possibile predire i sintomi di alcuni disturbi come il disturbo di attenzione e iperattività e la depressione in età evolutiva?
E' stato condotto uno studio dalla Northeastern University di Boston in cui è stata analizzata la connettività funzionale allo stato di riposo all'età di 7 anni con l'obiettivo di valutare se fosse possibile prevedere alcuni cambiamenti a distanza di 4 anni per mezzo dell'impiego di un questionario pediatrico che indagava problemi comportamentali.
Dall'analisi dei risultati, per quanto siano emerse variazioni medie minime nei punteggi al questionario, è stata riscontrata una notevole variabilità tra i diversi partecipanti.
E' stata evidenziata una connettività prefrontale mediale basale meno positiva e la corteccia prefrontale dorsolaterale sono state associate al miglioramento dei problemi attenzionali 4 anni dopo. Di contro, una più debole connettività della corteccia cingolata anteriore sinistra e la corteccia prefrontale dorsolaterale alla basale prevedeva un peggioramento maggiore delle sottoscale ansia, depressione, senza cambiamenti nei disturbi somatici.
Così come affermato da Whitfield-Gabrieli, autrice dello studio: "L'identificazione di questi biomarcatori in così giovane età potrebbe promuovere interventi precoci in grado di mitigare o eventualmente prevenire la progressione della malattia psichiatrica".
A cura del dott Federico Baranzini - Psichiatra per la Cura della Depressione a Milano