Covid-19: studi sul disagio psicologico nella popolazione cinese | Disturbi d'Ansia, Fobie e Attacchi di Panico a Milano | Scoop.it

Prima ancora di toccare il nostro Paese, la pandemia che stiamo vivendo ha riguardato la Cina con, anche qui, delle conseguenze importanti sia a livello fisico che psicologico.

 

Con particolare attenzione al disagio psicologico, sono stati condotti alcuni studi che hanno preso in considerazione diverse categorie di popolazione come coloro che avevano il Covid-19, i possibili infetti, gli individui sani che temevano il virus, i soggetti in quarantena, i giovani e le fasce relative alla terza età.

 

In linea generale, è emerso che coloro che avevano un'alta probabilità di essere stati contagiati e coloro che, seppur sani, temevano il virus, hanno riferito maggiori comportamenti riguardanti il controllo delle temperatura e la sterilizzazione compulsiva di ogni cosa con cui si è venuti a contatto; coloro che erano in quarantena hanno vissuto discriminazione e stigmatizzazione e, così come i soggetti sani che temevano l'infezione, un aumento dell'aggressività. Nei giovani, categoria più frequentemente a contatto con informazioni provenienti dai social, è risultato essere più facile l'innescarsi di uno stato psicologicamente stressante così come gli anziani i quali, soprattutto all'inizio, sono stati considerati i soggetti più a rischio.

 

A cura del dott Federico Baranzini - Psichiatra e Psicoterapeuta a Milano

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