E' ormai frequente, nel linguaggio comune, l'utilizzo del termine ossessione, ma cosa si indica con quest'ultimo in ambito clinico e medico?
Con questo termine si fa riferimento a pensieri, impulsi, immagini mentali che il soggetto vive come fenomeni estranei al concetto di sè.
Esistono diverse tipologie di ossessioni: ossessioni riguardanti la paura del contagio, l'incertezza nell'aver compiuto alcune azioni, gli impulsi auto ed eteroaggressivi, gli eventi che potrebbero accadere a sè e agli altri, eventi a sfondo sessuale e pornografico, eventi religiosi, eventi riguardanti le relazioni sentimentali.
Le ossessioni, intese come pensieri, trovano risposta e vengono agiti attraverso le compulsioni ovvero azioni, che possono assumere la connotazione di rituali, e che vengono messe in atto per placare l'ansia ed il disagio prodotti dalle ossessioni.
Le ossessioni si possono riscontrare, insieme alle compulsioni, come sintomi principali, nel disturbo ossessivo compulsivo, ma le ossessioni possono essere riscontrate anche in altri disturbi quali la schizofrenia, disturbi di personalità, patologie legate alla dipendenza e disturbi alimentari, in cui le ossessioni svolgono il ruolo di sintomi che vanno inquadrati all'interno di una cornice diagnostica più ampia.
A cura del Dott Federico Baranzini
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