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IL CASO CATERINA SIMONSEN E’ UNA FARSA DELLA PRO-TEST ITALIA
In un momento cruciale in cui il senato italiano deve approvare l’articolo 13 della legge di delegazione europea sulla sperimentazione animale, il metodo Stamina attende di essere legalizzato, e Telethon registra un decremento di finanziamenti, l’ultima frontiera della s.a. appare la strumentalizzazione dei malati per ottenere consenso.
Quasi tutti i mass media italiani hanno pubblicizzato la 25 enne Caterina Simonsen, malata di 4 rare malattie genetiche, che si dischiara vegetariana ed amante degli animali, ma pro-s.a., pro Telethon, anti-stamina ed afferma che senza i tests su animali sarebbe morta.
Il metodo Stamina non può essere autorizzato per legge perchè non è stato ancora testato su animali. Telethon è una fondazione che finanzia la ricerca sugli animali.
Tra i gruppi e le pagine di facebook emerge la foto di un post in cui Giulia Corsini, vicepresidente della Pro-Test Italia, ringrazie la propria collaboratrice Elisa Mantovani perchè “ci sono stati pure diversi articoli che parlano di noi. Avere buone idee ripaga!” e “Avere idee geniali è la migliore strategia per farsi sentire e per avere eco... dal basso!!!”. E sotto appare allegatol’articolo “Nazianimalisti augurano la morte a Caterina, malata di cancro, perchè a favore della ricerca...”
Sulla bacheca della Corsini abbiamo trovato un post in cui la Corsini attacca Davide Vannoni, ideatore del metodo Stamina, che si stava pronunciando contro la s.a.
Ma perchè Caterina Simonsen si sarebbe lasciata strumentalizzare in questo modo? In uno dei suoi post su facebook la ragazza invita i propri contatti a venirla a trovare in ospedale. Ciò dimostra quanto Simonsen sia sola e probabilmente desiderosa di compiacere quelli che crede essere i suoi amici.
Caterina Simonsen si rivela non proprio una santa anche quando, in un post dell’8 ottobre sostiene che i carcerati potrebbero suicidarsi, ed esprime la propria rabbia nel sentire che 7 carcerati sono stati risarciti per essere stati detenuti in condizioni non umane. E impreca contro “quel coglione di giudice”.
Possiamo affermare che Simonsen abbia provocato gli insulti di cui è stata poi oggetto, in quanto un paio di settimane prima di riceverli aveva condiviso una foto dalla pagina “A favore della sperimentazione animale” con scritto “Viva Telethon, abbasso gli animalisti”.
Ma davvero sono solo gli animalisti ad insultare? Sempre sulla pagina fb “A favore della s.a.” i pro-s.a. definiscono gli animalisti “cretini, ridicoli, stupidi, vigliacchi, imbroglioni”.
Abbiamo trovato alcuni posts in cui i pro-s.a. augurano la morte ai malati contrari alla s.a., come Giovanna Bordiga spastica da itterizia quasi dalla nascita, con frasi come “prima passa a miglior vita meglio è, Darwin docet”.
Ad una ragazza diabetica anti s.a. viene suggerito di lasciarsi morire.
A una qualsiasi antivivisezionista che si affianca a Giovanna, viene detto “crepate tutti quanti” e gli animalisti vengono definiti “persone patetiche che andrebbero sterminate sistematicamente”.
Vi sono anche medici vivisettori che definiscono gli animalisti “rutti umani da estirpare”, e si propongono di negare le cure ai propri pazienti se sono antivivisezionisti.
Abbiamo scoperto inoiltre che su facebook girano falsi animalisti, cioè individui pro-s.a. che creano falsi profili per recitare la parte dei “nazianimalisti”.
Dopo Caterina Simonsen, altri presunti malati si attaccano una maschera al volto, per inscenare le vittime degli animalisti, che li minaccerebbero per il proprio essere pro-vivisezione.
Susanna Penco, dottoressa biologa ricercatrice e malata di sclerosi multipla, interviene a commentare il caso Caterina come un modo per farsi pubblicità e recuperare finanziamenti, da parte dei fautori della s.a., che è una “scienza spazzatura”.
Intanto ENPA, LAV, LeIDAA, LNDC, OIPA e altre 25 associazioni animaliste stanno protestando contro lo schema di decreto legislativo proposto dal senato.
E’ il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ad aver stravolto l’articolo 13 della legge 96/2013 di delegazione europea, non rispettandone il divieto di sperimentazioni didattiche, sostanze d’abuso (alcool, tabacco, droghe), xenotrapianti (trapianto di organi da una specie all’altra), l’obbligo di anestesia, i controlli nei laboratori, l’incentivazione dei metodi sostitutivi di ricerca.
Il PAE chiede le dimissioni del Ministro Lorenzin, che è iscritta a Vedrò, il “think thank” da cui nasce il potere del premier Letta. Essendo il “think thank” finanziato da Farmindustria, è evidente il legame di ineressi. Lorenzin è accusata di aver composto comissioni di parte (anche per far affondare il tavolo sui metodi alternative che era stato già avviato dal Min. Balduzzi).
Per dimostrare dissenso c'è stata una manifestazione il 10 gennaio a Roma, promossa da associazioni animaliste e movimenti per la vita.
Sempre a Roma, lunedì 13 gennaio 2014, Camera dei Deputati, c'è stato il Convegno internazionale "LA RICERCA SCIENTIFICA SENZA ANIMALI per il nostro diritto alla Salute". Tra i relatori anche CLAUDE REISS e MARCEL LEIST. Reiss, fisico e tossicologo molecolare, già docente di biochimica all’Università di Lille, è stato per 35 anni direttore di ricerca al CNRS francese. Leist, specialista di bio-medicina e tossicologia in vitro, è direttore del Center for Alternatives to Animal Testing (CAAT EU) di Costanza, in Germania.