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Didattica del futuro, lezioni con la realtà aumentata

Didattica del futuro, lezioni con la realtà aumentata | Augmented World | Scoop.it

È stato presentato l’11 settembre da Apple alla WWDC17 (Worldwide Developers Conference) l’ingresso ufficiale del mondo IOS nella realtà aumentata.


Grazie alla piattaforma chiamata Arkit, gli sviluppatori potranno creare esperienze con l’AR con la sovrapposizione di immagini digitali e animazioni su ciò che si vede nel mondo reale attraverso la telecamera dei propri dispositivi.


Una tecnologia che cambierà il mondo del gaming, del turismo del training on the job e della formazione.
La tecnologia della realtà aumentata in realtà esiste già da qualche anno ma solo negli ultimi anni la grande diffusione degli smartphone ha contribuito a renderla più conosciuta e utilizzata. Secondo gli esperti di Apple, la nuova applicazione contribuirà ulteriormente alla diffusione capillare anche in considerazione dei milioni di apparati IOS utilizzati nel mondo.


L’AR per funzionare ha bisogno di una fotocamera che riprenda un ambiente reale, sul quale sono poi sovrapposti gli oggetti virtuali.
La parte complicata è quella di fare in modo che l’oggetto virtuale risulti il più realistico possibile nel contesto in cui si trova: deve quindi restare fermo rispetto agli altri oggetti reali, come se si trovasse effettivamente nell’ambiente.


Già numerose le applicazioni disponibili, alcune già mature come quella sviluppata dalla famosa azienda di mobili svedese Ikea, che consente di aggiungere arredi virtuali alla propria abitazione e poter vedere che effetto fanno i mobili all’interno della propria casa.
Il grande motore di ricerca delle GIF animate (Giphy) ha preparato una app per inserire animazioni in uno spazio reale tridimensionale, che possono poi essere condivise con altre persone che usano la stessa applicazione.


Alcune aziende hanno invece sviluppato giochi in cui l’ambiente di gioco 3D è sovrapposto all’ambiente reale in cui ci si trova e non ci sono comandi tradizionali per muovere il suo protagonista, ma per farlo si deve guardare lo schermo dello smartphone allineando alcuni punti.


Molto interessante anche l’ambito della lettura, da vedere come possibile ambito didattico : il “piccolo bruco maisazio”, uno dei libri per l’infanzia più conosciuti viene trasformato in una sorta di libro virtuale interattivo, con il bruco che si muove in un ambiente reale grazie alla realtà aumentata. Si possono seguire le vicende del bruco ma anche interagire con lui e con le cose che gli stanno intorno.


Con ogni probabilità ARKit è solo l’inizio: secondo quanto sostengono in Apple, l’Phone 8 integrerà hardware dedicato per esperienze in realtà aumentata ancora più precise, dettagliate e realistiche, tra cui un sensore per rilevare la distanza e la profondità degli oggetti, evoluzione che darà ancora più spazio alla fantasia degli sviluppatori.
 
 Ovviamente Google, non starà a guardare. In realtà era partita prima con il lancio nel 2014 di TANGO che prevede nei piani il rilascio entro il 2020 di molte applicazioni.


Al momento, però, sono poche le aziende che hanno deciso di puntare a questa piattaforma perché Tango sfrutta dei sensori sulla fotocamera per tracciare i movimenti e l’interazione con lo spazio. Sensori che sono fondamentali per l’AR di Google. Purtroppo, però, la maggior parte dei produttori di hardware nell’ultimo periodo ha realizzato smartphone senza questi sensori e quindi la diffusione della piattaforma va a rilento.


Ci immaginiamo nei prossimi anni, una importante diffusione dell’AR anche in ambito scolastico e didattico.
La realtà virtuale consente una totale immersione all’interno del contenuto formativo che è possibile “esplorare” in qualsiasi direzione e muovendosi all’interno di esso.


Il maggior coinvolgimento dentro lo scenario consentirà un miglior apprendimento con minor sforzo. Immaginate come può diventare interattivo e più interessante la visita ad un museo, lo studio della storia: l’esperienza sensoriale consentirà agli studenti di vivere esperienze molto più interessanti che facilmente rimarranno loro impresse.


Ma non solo: attraverso un monitor, è possibile guidare passo passo i lavori da compiere ad esempio all’interno di un ambiente che ricrea perfettamente la realtà, impartendo istruzioni tanto agli studenti, sulla conoscenza degli strumenti tecnici.


Dagli ambienti di trainingaziendale, con esperienze immersive che mostrano ai dipendenti come eseguire le operazioni più semplici, come montare e smontare le componenti di una macchina utensile, e quelle più complesse ma anche laboratori digitali negli istituti tecnici per i lavoratori di domani, che insegnano agli studenti a lavorare con parchi macchine nuovi e al passo con i tempi.
Il futuro della didattica passerà dunque sicuramente anche attraverso esperienze di realtà aumentata.

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“Comunicazione Aumentata”: un Progetto di alternanza scuola-lavoro

“Comunicazione Aumentata”: un Progetto di alternanza scuola-lavoro | Augmented World | Scoop.it

Il rapido progresso delle tecnologie digitali sta profondamente trasformando la nostra società nei diversi settori industriali e produttivi, commerciali, professionali, culturali, sociali e di indirizzo e governo. 


Il costante progresso del settore digitale e dei relativi strumenti, tecniche e metodi di impiego ha avviato una modifica dei modelli e delle modalità di relazione, di comunicazione e di interazione tra le persone, tra le persone e i computer e, ad oggi, anche tra le persone, le macchine (qualsiasi oggetto che possa essere dotato di “intelligenza digitale” e messo in comunicazione con altri componenti), e i dati prodotti da tali interazioni. 


Ne consegue che anche i processi di interazione tra uomo, macchine e dati subiscano una trasformazione che a sua volta si riflette in ogni ambito della nostra vita. 


Una rivoluzione industriale che prende le mosse dall’industria ma che come detto si propaga a tutti i settori ed ambiti e che è già in atto sebbene i reali effetti almeno nel nostro Paese si vedranno nel breve – medio termine, ma non tra decenni. 


E questo impone un rapido adeguamento dei processi di informazione e di formazione della popolazione, soprattutto dei giovani, che a breve dovrà convivere, operare e produrre secondo paradigmi profondamente diversi. 


Se fino a circa due anni fa i nostri governanti si ponevano il problema della diffusione della cultura informatica nelle Scuole (e anche verso la popolazione adulta) e dell’avvio di piani di formazione di alternanza scuola – lavoro per mettere gli studenti sin dal secondo ciclo di istruzione in grado dii acquisire prime esperienze lavorative, ad oggi questa esigenza è diventata una necessità per non dire un’urgenza. 


Occorre colmare un gap culturale che va ben oltre l’apprendimento dell’uso del PC, dei dispositivi mobili e di internet, ma diretto a formare i nostri giovani nell’uso delle tecnologie digitali avanzate e anche nella comprensione dei nuovi paradigmi e modelli di produzione e di comunicazione. 


Da questa consapevolezza è nata l’iniziativa di proporre con inizio dall’anno scolastico attuale (2016/17), un progetto di alternanza scuola – lavoro finalizzato sia a informare e orientare gli alunni partecipanti su dinamiche di trasformazione delle realtà produttive e relative logiche, metodi e strumenti applicabili sia a realizzare un prodotto o servizio seguendo l’approccio dell’impresa simulata. 


Il Progetto denominato “Comunicazione Aumentata” verterà su alcuni dei temi della così detta Industry 4.0 e che riguardano specificatamente: la Realtà Aumentata (Augmented Reality), la Realtà Virtuale (Virtual Reality), la Realtà Mista (Mixed Reality), i processi e i metodi di design e produzione basati sulle tecniche del game, i principi della User Experience. 


Tali elementi concorrono e contribuiscono a formare la “Comunicazione Aumentata” un termine che non si riferisce solo a nuove modalità di informazione e comunicazione, ma che costituisce un processo trasversale che permea tutti i processi dei diversi settori del business, della ricerca, della cultura, della vita sociale e relazionale. 


Il Progetto è stato concepito grazie anche alla collaborazione della Dr.ssa Maria Piana, project manager di lunga esperienza nel settore ICT e che da anni collabora con Istituti scolastici per la formazione di studenti e personale scolastico nel settore delle tecnologie digitali. 


La prima fase di orientamento e formazione è stata avviata presso il Liceo Scientifico Isacco Newton di Roma, grazie alla convinzione del suo Dirigente Scolastico e dei suoi collaboratori convinti come noi che il futuro è già qui!

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