Perché la Realtà Aumentata è il medium del futuro - Intervista a Mirko Compagno | Augmented World | Scoop.it

 

La saga di ritorno al futuro ci aveva promesso che, nel 2015, avremmo avuto skateboard e macchine volanti e che la moda sarebbe stata fortemente ispirata agli anni ’80. Considerando che due promesse su tre sono state mantenute, e anche che Douglas Adams aveva profetizzato l’invenzione dell’iPad, forse possiamo ufficialmente cominciare a credere ai film di fantascienza e aspettarci di poter guardare la realtà attraverso applicazioni pensate per mediare fra noi e il mondo che ci circonda tramite lenti e dispositivi, facendoci vivere in prima persona ciò che abbiamo visto solo in produzioni cinematografiche come Minority Report, Iron Man, Terminator o la pubblicità dei Google Glasses.

 

La tecnologia che permetterà tutto questo si chiama Realtà Aumentata, o AR (Augmented Reality) e in Italia è ancora considerata di nicchia e relativamente poco utilizzata, ma tutti gli indizi ci portano a pensare che il suo utilizzo sia destinato a estendersi nel prossimo futuro.

 

Ne abbiamo parlato con Mirko Compagno, progettista, docente e responsabile di alcuni dei più interessanti progetti di realtà aumentata realizzati in Italia negli ultimi anni, nonché CTO di The Round. Questa società, nata nel 2012, riunisce programmatori, progettisti di AR, art director, copywriter, designer multimediali e formatori, impegnandoli in progetti all’avanguardia nel campo delle tecnologie integrate per la comunicazione.