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Salire sull’ Everest con la realtà virtuale

Salire sull’ Everest con la realtà virtuale | Augmented World | Scoop.it

Raggiungere la vetta dell’Everest è un’impresa unica ed estrema riservata a pochi, ma resta il desiderio di ogni alpinista. Nell’era di internet e del 3D, grazie alla realtà virtuale, tutti potranno vivere un’esperienza interattiva indimenticabile alla scoperta pendii del monte più alto del mondo.

Stiamo parlando di EVEREST VR, sviluppato da Solfar Studios: la più incredibile esperienza immersiva sull’Everest mai realizzata. Pensato per il visore 3D HTC Vive, Everest VR è a metà strada tra un gioco e un documentario, in grado di rendere lo spettatore protagonista di situazioni fortemente realistiche, tipiche di chi decide di intraprendere la scalata del Monte Everest.

Durante la “salita” virtuale si affrontano ghiacciai, crepacci, pareti verticali, per raggiungere il Campo 4 e in seguito arrivare alle cascate Khumbu sul versante nepalese e superare l’Hillary Step a 8790m. E queste sono solo alcune delle sfide da vivere in prima persona attraverso un’esperienza interattiva indimenticabile sulla cima del monte più inacelevato del pianeta terra. 


Un modo per riscoprire la montagna, un’occasione per vivere virtualmente un’esperienza esclusiva e allo stesso imparare la storia e la geografia del monte che più di ogni altro ha da sempre affascinato sportivi e non.

Everest VR sarà protagonista con Claudio Pedica, Senior Interaction Designer del progetto, a View Conference 2017, il più importante appuntamento italiano sul digitale che si terrà a Torino dal 23 al 27 ottobre. 


Un evento unico nel suo genere dove i protagonisti sono i più grandi nomi del mondo dell’animazione, effetti speciali, realtà virtuale, digital design e videogiochi. Negli stessi giorni di View Conference, sempre a Torino, Claudio Pedica sarà protagonista anche di TedX Visioni – www.viewconference.it.

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Anche grazie ad Apple, stimati 100 milioni di visori AR e VR entro il 2021

Anche grazie ad Apple, stimati 100 milioni di visori AR e VR entro il 2021 | Augmented World | Scoop.it
Quando Apple mette il suo zampino in una nuova tecnologia schizzano le vendite stimate di un determinato prodotto: è quello che succederà anche con i visori AR e VR. Secondo IDC, complice l’annunciato interesse di Apple, le vendite di questi visori è stimata in 100 milioni, entro il 2021.

E così, è bastato l’annuncio del supporto Apple alle tecnologie di realtà aumentata e realtà virtuale con il prossimo iOS 11 e ARKit, oltre ai Mac più potenti, per far aumentare le previsioni delle adozioni di questi visori. Lo studio condotto da IDC rivela anche altre curiosità: generalmente sono stati i visori per smartphone ad avere avuto un picco di vendite durante tutto l’anno scorso, mentre i visori con schermo integrato, come quello Sony, HTC o Oculus, sono diventati popolari solo verso la fine dei 365 giorni appena trascorsi.

Peraltro, scommette IDC, nei prossimi 18 mesi il mercato premierà ancor di più i visori VR per PC, grazie al maggior numero di produttori che si è deciso, o che si deciderà, ad entrare in questo settore. Il maggiore successo di questi visori dipenderà, da un lato, dai requisiti hardware sempre meno stringenti per il corretto utilizzo di queste periferiche, dall’altro dai prezzi molto più contenuti.

Come già anticipato, Apple ha contribuito a far ritoccare le stime di vendita dei visori verso l’alto, dimostrando alla WWDC 2017 di come i nuovi Mac potranno supportare al meglio queste piattaforme, anche grazie alle nuove API grafiche Metal 2. Anche i prossimi iPhone contribuiranno ad incrementare l’interesse da parte del pubblico in queste tecnologie, con ARKit che semplifica il processo di creazione delle applicazioni di realtà virtuale o realtà aumentata per piattaforme iOS.

In ultimo, a conclusione del rapporto, IDC indica che, sebbene i visori VR continueranno a rappresentare la fetta maggiore di questo business, sarà il segmento AR a generare una crescita di volume maggiore. Ed è qui che, probabilmente, viene fuori il merito di iOS 11 e di Apple, che ha già dimostrato le incredibili capacità dei suoi iPhone in questo nuovo settore.
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Project Alloy: Intel stacca i fili dal visore VR e si allea con Microsoft per spingere la “merged reality”

Project Alloy: Intel stacca i fili dal visore VR e si allea con Microsoft per spingere la “merged reality” | Augmented World | Scoop.it

L'Intel Developer Forum 2016 si apre con l'annuncio di Project Alloy, un visore per la "merged" reality senza fili e con computer integrato. Arriverà nel 2017, sarà opensource e funzionerà con Windows Holographic, la piattaforma VR Microsoft in arrivo il prossimo anno su Windows 10.

L’edizione 2016 dell’Intel Developer Forum si apre con il botto: Brian Krzanich, CEO di Intel, ha lanciato dal palco del Moscone Center di San Francisco la “merged reality”: la realtà virtuale e il mondo reale si fondono in una unica entità, con oggetti del mondo reale che possono essere portati nella realtà virtuale e viceversa. La porta di accesso al magico mondo che Intel ha disegnato e progettato è Project Alloy, un nuovo visore VR simile ai già noti Oculus e HTC Vive che, rispetto ai due modelli già in commercio, è totalmente privo di fili e non richiede accessori esterni per funzionare.

Alloy è il primo visore “all in one”, ha all’interno sia il computer sia il processore grafico per poter gestire il rendering VR degli ambienti, e dispone di camere Realsense per poter mappare in tempo reale l’ambiente circostante e per usare le proprie mani come dispositivi di input e interazione.

La demo mostrata sul palco è sicuramente d’effetto: Alloy non ha bisogno di una stanza dedicata per funzionare e neppure di un joypad, la risoluzione delle videocamere permette di tracciare le singole dita per interagire con l'ambiente virtuale e, grazie a Realsense, è pure possibile per esempio prendere dalla tasca una banconota e "distruggerla" contro un oggetto che ruota.

Project Alloy secondo Intel cambierà il modo di percepire la realtà virtuale, anche se non è più corretto parlare di “virtual reality” ma di “mixed reality”, una sorta di via di mezzo tra la realtà virtuale e la realtà aumentata. 

Project Alloy sarà disponibile nel 2017 e sarà opensource sia dal punto di vista hardware che software: ognuno potrà quindi prendere la piattaforma, rivederla, migliorarla e vendere la sua versione personalizzata.

L’hardware non è nulla però senza un adeguato supporto software, ed è qui che Intel cala il jolly: Krzanich annuncia infatti la partnership con Microsoft per lo sviluppo della merged reality, e Alloy sarà usato insieme a Holo Lens per migliorare e sviluppare app Windows tridimensionali.

Terry Myerson, io capo della divisione Windows di Microsoft, ha infatti annunciato che su tutti i PC Windows 10 arriverà nel 2017, con un update, la piattaforma Windows Holographic, una estensione del sistema operativo che permetterà di gestire applicazioni e finestre sfruttando i visori di realtà virtuale e realtà aumentata sui PC che rispetteranno certi requisiti hardware. 

Project Alloy si posiziona esattamente a metà tra le soluzioni basate su smartphone, come il Gear VR, e quelle hi-end per il gaming: la sensazione, nel corso della demo, è che a livello di risoluzione e precisione nel tracking dei movimenti questo visore “all in one” non possa competere con un prodotto come HTC Vive. La potenza a bordo non è infatti paragonabile a quella che un computer dedicato può mettere a disposizione, ma l’assenza di cavi e la batteria integrata rappresentano sicuramente un’arma in più, soprattutto in questi settori, come quello business, dove la praticità è più importante della qualità visiva.

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La realtà mista di Microsoft è dietro l'angolo

La realtà mista di Microsoft è dietro l'angolo | Augmented World | Scoop.it

Il Fall Creators Update di Windows porta novità per i pionieri di VR e AR, mentre Acer, Dell, HP e Lenovo sono pronti a commercializzare il loro visore.


Berlino — Come di consueto, la presenza di Microsoft all’IFA non è stata particolarmente aggressiva rispetto a quella di altri grandi nomi del mondo tecnologico. Il colosso di Redmond in Europa però resta pur sempre lo sviluppatore di Windows 10 — la piattaforma sulla quale si basa la quasi totalità dei PC e dei laptop immessi sul mercato ogni anno — e durante la conferenza tenutasi a margine della fiera ha avuto modo di delineare il futuro di questi dispositivi, parlando più dettagliatamente del prossimo aggiornamento del suo sistema operativo: il Fall Creators Update.

Innanzitutto il software ha finalmente una data di arrivo: è il 17 ottobre. Sarà gratuito e arriverà automaticamente su tutti i PC Windows 10 compatibili, portando con sé nuove funzionalità in diversi ambiti.

Windows Ink permetterà ai pennini digitali di scrivere direttamente sui documenti in formato PDF e nel caso di apporrvi firme in modo facile e veloce; il nuovo Game Mode indirizzerà tutta la potenza a disposizione di processore e adattatore grafico in direzione dei giochi in esecuzione con la pressione di un pulsante, per ottimizzare prestazioni ed esperienza finale; Windows Defender si coordinerà in cloud con i server Microsoft per gestire al meglio le minacce di sicurezza, rimanendo attivo sullo sfondo delle normali applicazioni; nuove funzioni di accessibilità permetteranno agli utenti affetti da SLA o altre patologie di controllare il mouse e di digitare utilizzando soltanto il movimento degli occhi, senza bisogno di software aggiuntivo.

Raccontare senza parole: Last Day of June è una poesia di gioco
Tra le novità in arrivo con il Fall Creators Update ce n’è anche una sulla quale il gruppo di Redmond sembra puntare molto: la mixed reality. È da tempo ormai che la società promette l’arrivo su Windows 10 di visori e app per la realtà virtuale e aumentata più abbordabili di quelli proposti da Oculus e HTC, e finalmente sembra essere arrivato il momento. Acer, Dell, HP e Lenovo hanno tutti annunciato in questi giorni il loro gadget in arrivo nelle prossime settimane (quello di ASUS è previsto per il 2018), ognuno realizzato secondo le specifiche fornite da Microsoft affinché giochi e software possano funzionare ovunque.

Al loro interno saranno presenti display indipendenti, almeno due fotocamere sulla scocca per rilevare l’ambiente circostante e un chip per comprendere la posizione in relazione allo spazio senza bisogno di accessori esterni. Ciascun visore avrà però il suo design e le sue peculiarità in termini di design, risoluzione dei display, ergonomia e soprattutto prezzo: il gadget più economico, quello di Acer, costerà 299 dollari, mentre alcuni includeranno due controller (simili nel design a quelli di HTC Vive) che in altri casi sono acquistabili separatamente.

Microsoft ci metterà una suite di app realizzate appositamente per l’uso con il visore addosso — come il pacchetto Office, il browser Internet e il lettore multimediale — e il supporto alle app e ai giochi degli sviluppatori esterni, che potranno distribuire il proprio software agli utenti attraverso il Windows Store, aggiungendo al tutto anche la compatibilità con tutto il catalogo Steam VR.

Infine, anche i PC necessari a generare le immagini secondo Microsoft inizieranno a diventare più abbordabili: le ottimizzazioni a bordo di Windows 10 studiate da Redmond con i partner costruttori faranno in modo che gli stessi giochi che fino ad oggi erano appannaggio esclusivo di hardware costoso diventino accessibili anche su macchine meno potenti. 


Il gruppo certificherà come Mixed Reality PC i prodotti in grado di garantire ai visori collegati una fluidità delle immagini da 60 fotogrammi per secondo, e come Windows Mixed Reality Ultra PC quelli con scheda grafica aggiuntiva capaci di portare il conteggio a 90 fotogrammi per secondo. Il gruppo parla di 499 dollari come prezzo di partenza, ma in Italia le cifre potrebbero variare.

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Parte grazie all’IoT e alla Virtual reality la concept car I-PACE Jaguar

Parte grazie all’IoT e alla Virtual reality la concept car I-PACE Jaguar | Augmented World | Scoop.it
Elettrica e intelligente ma nello stesso tempo supercar con lo spazio di un SUV. La sfida di Jaguar si chiama I-PACE è una concept car che la largo, larghissimo uso di tecnologie digitali e di IoT in particolare. Innanzitutto si tratta di un ingresso in grande stile nel mercato dei veicoli elettrici da parte del marchio britannico che per la presentazione ufficiale non ha esitato a far leva su una soluzione di realtà virtuale.

La I-PACE Concept apre una nuova fase per Jaguar che con questa concept intende prepararsi alla produzione di serie, con un percorso che prevede l'arrivo sul mercato per i clienti nel 2018 che però possono già prenderne visione grazie alla virtual reality e possono naturalmente prenotarla. La sfida della società inglese parte dal presupposto di interpretare la vettura elettrica con la massima attenzione alle prestazioni e al comfort nella prospettiva della Smart Mobility del futuro. Il veicolo è in grado di sviluppare una accelerazione da 0 a 100 in circa 4 secondi grazie a due motori elettrici che generano 700 Nm di coppia e 400 CV di potenza.

I motori elettrici e il pacco batteria agli ioni di litio da 90 kWh nascono dalla progettazione di Jaguar Land Rover per offrire le migliori prestazioni e la più elevata autonomia possibile, nella maggior parte dei tragitti quotidiani.  Ovunque vi troviate nel mondo, potete semplicemente collegare la vostra auto ad una comune presa elettrica durante la notte e disporre di un'autonomia giornaliera sufficiente per un tragitto medio di circa 50 km.

Lo sviluppo e la promozione del prodotto passa attraverso una soluzione di virtual reality che permette ai potenziali clienti, agli amanti del marchio così come ai curiosi delle supercar e dell'high tech di prendere visione con la massima aderenza alla realtà del nuovo veicolo anche se al momento è appunto una concpt car disponibile in una unica versione. Grazie alla partnership con  HTC VIVE e con Dell Precision è stato realizzato il primo reveal live al mondo basato sulla Virtual Reality per un viaggio nell'universo virtuale alla scoperta della nuovissima Jaguar I-PACE Concept.

Il reveal live ha permesso di condividere con un pubblico  disperso in tutto il mondo il veicolo presentato ufficialmente a Los Angeles con un coinvolgimento totale su tutti i dettagli e i particolari della vettura. Grazie alle cuffie HTC Vive Business Edition e alle workstation Dell Precision, i partecipanti hanno potuto calarsi all'interno della concept car e interagire dal vivo con gli altri partecipanti. Gli ospiti, "seduti" sui sedili virtuali della concept car, hanno goduto di una visione a 360° di Venice Beach e della I-PACE Concept che prendeva vita intorno a loro correva loro incontro attraverso un deserto virtuale.
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