De Kerckhove: “La realtà virtuale è assorbita dentro la realtà aumentata” | Augmented World | Scoop.it

Fino a che punto usiamo la tecnologia e oltre quale limite ne diventiamo schiavi? Connessi costantemente, come sta cambiando il nostro ruolo nella realtà fisica, dove i gadget elettronici sono ormai talmente vicini a noi da essere parte integrante del nostro corpo? Derrick De Kerckhove è uno degli uomini più wired che esistano: italiano di adozione e allievo di Marshall McLuhan, con il quale ha lavorato, è uno degli studiosi di riferimento per la Rete e i suoi effetti sul nostro cervello e sulla cultura. Lo abbiamo incontrato a Lugano, in occasione del Premio Möbius, un annuale award elvetico per l’innovazione e il multimediale. Quest’anno, durante il simposio, si è parlato di realtà aumentatae di come l’ augmented reality (AR) possa essere uno strumento per abitare e fruire la cultura, dai musei ai Google Glass.