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METAVERSO ART: Il futuro (o uno dei futuri) dell'espressione artistica

METAVERSO ART: Il futuro (o uno dei futuri) dell'espressione artistica | Augmented World | Scoop.it
METAVERSO ART: Il futuro (o uno dei futuri) dell’espressione artistica Siete pronti a entrare in un mondo in cui l’arte non è solo qualcosa da vedere su una parete, ma un’esperienza coinvolgente che coinvolge tutti i sensi?
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Cyborg umani prossimi venturi

Cyborg umani prossimi venturi | Augmented World | Scoop.it

Intelligenza artificiale, tecnologia e neuroscienze, super computer, arti artificiali, tutto questo sta cambiando il nostro modo di percepire e comprendere la realtà. I progressi in questi settori sono a velocità crescente. E tutto questo spiana la strada alla fusione dell’uomo con la macchina: alla creazione di cyborg dotati di una maggiore gamma di competenze oltre a quelle “normali” umane.

Gli scienziati prevedono che nei prossimi cinquant’anni l’intelligenza dei robot supererà quella umana. Ma qual’ è la differenza tra cyborg e robot? Se cerchiamo il termine in Rete troviamo: Il termine cyborg o organismo cibernetico (anche organismo bionico) indica l'unione omeostatica (cioè la capacità degli organismi viventi di mantenere un equilibrio interno pur nel variare delle condizioni esterne) costituita da elementi artificiali e un organismo biologico.

Il termine è nato nell'ambito della medicina e della bionica, pur avendo avuto maggior successo nell'immaginario fantascientifico.  Se pensiamo ai progressi sopracitati delle tecnologie applicate alle protesi e agli organi artificiali, i contorni tra tra essere umano e cyborg appaiono sempre più attenuati.

 Prendiamo ad esempio il guanto sensorizzato (vedi immagine) sviluppato presso l’Università di Tor Vergata dal gruppo “Hiteg” (http://www.hiteg.uniroma2.it/) guidato dal prof. Giovanni Saggio, che misura i movimenti naturali della mano di un operatore e li replica fedelmente tramite una mano robotica. Quest’ultima può applicare forze anche molto superiori a quelle esercitabili da una mano umana e può compiere movimenti manuali perfezionati alla manualità operativa, risparmiando tempo e ottimizzando energia.
 
Quando si parla di robot, il termine indica una qualsiasi macchina in grado di svolgere più o meno indipendente un lavoro al posto dell’uomo. Il robot è quindi una macchina che svolge una funzione prima operata dall’uomo, e nel caso che quest’ultimo avesse sembianze umane nei movimenti e nella forma, allora viene definito come androide.

Come si vede il cyborg è ben diverso dal concetto di robot e di androide. Nel cyborg abbiamo la fusione e la combinazione tra umano e tecnologico.

Ci sono cyborg che possono vedere il colore ascoltando il suono; altri hanno la capacità di rilevare i campi magnetici; alcuni sono dotate di teleobiettivi per aumentare la loro visione o computer impiantati per monitorare il loro cuore, o per comunicare con un altro computer o per manipolare un braccio robotico come abbiamo visto sopra. E non abbiamo ancora sottolineato l’enorme sviluppo che sta avendo l’intelligenza artificiale. Tutto questo sta accadendo ora e non si può più chiamarla fantascienza.

I progressi nella robotica, nell’intelligenza artificiale, nelle neuroscienze, nell’ ingegneria dei materiali, mettono in condizione gli scienziati di creare macchine intelligenti con sofisticate funzionalità simili se non superiori, a quelle umane.

Non è azzardato immaginare che la fusione e la combinazione di così tanta e “intelligente” tecnologia con l’essere umano, compresi i dispositivi di elaborazione impiantati all'interno nel cervello stesso, trasformerà l’uomo da essere biologico in uno basato sulla tecnologia, in grado di evolversi secondo le leggi della tecnologia, più che secondo le leggi di evoluzione biologica.

Tuttavia i cyborg, già da ora, ci mettono davanti a precise responsabilità politiche affinchè si possa agire per creare una società giusta ed equa in grado di proteggere le libertà delle diverse forme di vita che emergeranno nel 21° secolo.

Sarà un processo graduale e inevitabile. Ma non così graduale da richiedere chissà quanti secoli, ma in tutta la probabilità sarà qualcosa che accadrà in questo secolo o all'inizio del prossimo.

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La Realtà Aumentata (RA) cambierà il modo di lavorare

La Realtà Aumentata (RA) cambierà il modo di lavorare | Augmented World | Scoop.it

“La rivoluzione tecnologica e informatica … ha portato nel mondo del lavoro veri e propri sconvolgimenti caratterizzati dalla progressiva scomparsa dei vecchi mestieri e della crescente obsolescenza delle abilità e delle competenze acquisite dai lavoratori delle generazioni meno giovani. Stiamo entrando nell'era della fine del lavoro … in una economia che si globalizza, ogni stato dovrà fare i conti con un massa sempre più consistente di disoccupati.” (Jeremy Rifkin, La fine del lavoro, 1995) Se ne parla quindi da diversi anni e ne abbiamo parlato spesso anche noi (vedi Il Caos Management N°94 e N°96 ). 


Ora sembra che anche ad alcuni politici sia giunta questa notizia. Il fatto è che le parole ed i fatti si incontrano raramente e, se si incontrano non si salutano, perché non si conoscono. Non vogliamo qui, ancora una volta, prospettare l'avvento di una catastrofe socio/economica, ma introdurre un elemento di progresso tecnico che si sta diffondendo, anche in Italia, in maniera veloce e con prospettive molto interessanti. 


La Realtà Aumentata (RA) Per realtà aumentata (o realtà mediata dall'elaboratore in inglese augmented reality, abbreviato "AR"), si intende l'arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni, in genere manipolate e convogliate elettronicamente, che non sarebbero percepibili con i cinque sensi (Wikipedia). 


Gli elementi che "aumentano" la realtà possono essere aggiunti attraverso un dispositivo mobile, come uno smartphone, con l'uso di un PC dotato di webcam o altri sensori, con dispositivi di visione (per es. occhiali a proiezione sulla retina), di ascolto (auricolari) che aggiungono informazioni multimediali alla realtà già normalmente percepita. Nella realtà aumentata (AR) la persona continua a vivere la comune realtà fisica, ma usufruisce di informazioni aggiuntive o manipolate della realtà stessa. 


Già usata in ambiti molto specifici come militare, medico o nella ricerca, nel 2009 la realtà aumentata è arrivata al grande pubblico sia come campagne di comunicazione augmented advertising pubblicate sui giornali o sulla rete, sia attraverso un numero sempre crescente di applicazioni per telefonini. È oggi infatti possibile con la realtà aumentata trovare informazioni rispetto al luogo in cui ci si trova (come alberghi, bar, ristoranti, stazioni della metro) ma anche visualizzare le foto dai social network o voci Wikipedia sovrapposte alla realtà; ritrovare la macchina parcheggiata. 


Prodotti/servizi per la Realtà Aumentata. Per i Musei, la realtà aumentata può diventare un ottimo strumento con cui creare arricchire l’esperienza del visitatore, narrando storie e, facendo parlare le opere d’arte, trascinare il visitatore in una vera esperienza emozionale e di socializzazione, trasformando la fruizione dell’esperienza museale in un’avventura multidimensionale. In questo modo il museo può uscire dai propri schemi per raggiungere un’utenza più ampia e interessata, al fine di trasmettere emozioni, non assumendo più il ruolo di una struttura statica, di semplice collezione di opere d’arte, ma diventando un participatory museum. 


Teatro aumentato. Inquadrare la scena od il singolo attore e poter vedere tutte le informazioni sull’autore, il regista, il singolo protagonista, il back stage, le prove. 


Concerto aumentato. Inquadrare la scena e poter avere tutte le informazioni sul gruppo, la loro storia, il singolo musicista, le prove…. 


Libro Vivo. Con la realtà aumentata è possibile trasformare un racconto in una vera e propria esperienza, mostrare in tempo reale i luoghi in cui è ambientata la storia. Lo scarso successo del sistema di lettura digitale sarebbe dovuto al carattere eccessivamente “derivativo” degli ebook, il cui formato basico non offre nulla di veramente nuovo al lettore rispetto alla carta. Con il Libro Vivo si può dimostrare che “il digitale ha un potenziale narrativo che non può essere trasferito su carta”, s’intende cioè valorizzare la specificità del nuovo supporto. Leggere diventerà solo una delle tante attività possibili all’interno dell’universo-libro, mentre si aggiungeranno opportunità di condivisione, collegamenti, si parla di realtà aumentata. Vivere un libro, anziché leggerlo. 


Foto Viva cerca di dare una nuova luce ai tradizionali ritratti, anche scolastici. Non più statiche e semplici foto ma usare la realtà aumentata attraverso la fotocamera di uno smartphone per aggiungere un elemneto video ad ogni foto. 


Etichette Parlanti. Non sa nessuno cosa mangeremo. Del nostro cibo sapremo tanto: dove era piantato l'albero da cui proviene, a quali trattamenti è stato sottoposto, dove e quanto è stato stoccato il suo frutto, quando è arrivato alla catena di distribuzione e infine sui banchi di vendita. Attraverso un’etichetta intelligente basata sulla realtà aumentata. 


Acquisti in rete. Fare degli acquisti solamente scattando una foto al prodotto desiderato. Anziché ricercare il prodotto attraverso nomi, codici a barre o caratteristiche, individuare in pochi secondi di che prodotto si tratta, attraverso la forma, la dimensione, il colore, il testo associato e l'aspetto generale. 


Trucco Virtuale. Talvolta scegliere i colori più adatti per il proprio make up diventa difficile. Spesso ci si ritrova a truccarsi e struccarsi di continuo prima di uscire di casa! Con la Realtà Aumentata che simula il make up in tempo reale sul proprio volto, con la possibilità di testare il fard, l'ombretto o il fondotinta virtualmente! Attraverso una palette di colori, disponibile su uno specchio virtuale, gli utenti possono vedere il prima e il dopo di una particolare scelta estetica. 


Turismo culturale e non. Inquadrando una statua, un monumento, un edificio oppure un albergo o un ristorante, con la Realtà Aumentata è possibile avere tutte le informazioni sulla storia, e sui menu, sui prezzi eccetera. 


Marketing e Eventi. Con il supporto della realtà aumentata è possibile promuovere campagne pubblicitari web e su dispositivi mobile, rendere unici gli eventi o incrementare gli ingressi dei punti vendita e delle fiere con soluzioni uniche e accattivanti. Sul WEB valorizzare il Brand, creare traffico sul sito web, rendere il Cliente protagonista attraverso l’interazione con i prodotti, riducendo costi pubblicitari tradizionali ed aumentando l’efficacia degli investimenti. Nel punto vendita, negli showroom e nelle fiere. Incrementare le vendite al dettaglio, facendo interagire il consumatore con il prodotto. Nelle presentazioni di eventi e convention. Presentazioni spettacolari ed interattive negli eventi, che coinvolgono gli spettatori attraverso un immersione totale. Ovunque, attraverso Tablet e Smart Phone. Il Cliente sarà sempre con l’Azienda, attraverso la realtà aumentata mobile. Potrà consultare i prodotti in ogni momento, interagendo e trovando tutte le informazioni per comprarli subito. 


Altre applicazioni della Realtà Aumentata 

Cataloghi 

Filmati del prodotto utilizzato o indossato, Modelli 3D dei prodotti, Video del Backstage, Interviste di approfondimento.


Architettura

Render 3D che emergono dalla planimetria, Video e Timelapse di valorizzazione della costruzione, Video interviste di spiegazione e approfondimento.


Turismo e Musei

Tour e Guide per presentare concetti complessi ed astratti, 

Mappe Interattive che permettano di esplorare gli spazi espositivi secondo criteri personali, Grafici 3D.


Editoria

Video per dare vita alle parole e alle immagini delle pagine, grafici e immagini tridimensionali per mostrare e aiutare a comprendere anche i più piccoli dettagli, tutorial e spiegazioni per formare, aiutare ed istruire i lettori.


Industria.

Modelli 3D degli esplosi dei prodotti per aiutarne la manutenzione, video tutorial per riparazioni e montaggio, video di presentazioni istituzionali e di valorizzazione della produzione.


Smart Cities

Mappe Interattive per individuare facilmente i servizi, tour e guide per valorizzare il patrimonio culturale, video tutorial disponibili per interagire con la PA.

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Realtà Aumentata e Internet delle cose: un connubio che cambierà il modo di fare business

Realtà Aumentata e Internet delle cose: un connubio che cambierà il modo di fare business | Augmented World | Scoop.it

Il numero di dispositivi connessi a Internet (Internet of Things, IoT) ha recentemente superato il numero totale di esseri umani sul pianeta.

Viviamo in un mondo sempre più connesso e teoricamente più intelligente. Dico “teoricamente” dato che gestire la grande quantità di dati significa usare strumenti sempre più sofisticati per fare in modo di generare informazioni intelligenti per noi. E questo richiede molto studio e un cambiamento nei programmi e nelle modalità di apprendimento e di acquisizione di competenze.

Gli esperti del settore stimano che entro la fine del decennio gli oggetti connessi a Internet saranno 50 miliardi. Prevedono, inoltre, che nei prossimi dieci anni l'IoT genererà un valore economico globale di 6,2 trilioni di dollari.
L'Internet delle cose (IoT) sta già cambiando il modo di interagire con il mondo. I nostri dispositivi sono più intelligenti, e ci permetteranno a breve di impostare, p. es., il termostato alla temperatura che vogliamo o attivare la lavatrice o il preriscaldamento del forno. E tutto questo mentre stiamo tornando a casa con la nostra auto.

La realtà aumentata come sappiamo è un sistema di grafica interattiva che permette di sovrapporre alla realtà percepita dall’utente  - tramite, p.es., la fotocamera  del proprio smartphone - oggetti virtuali in tempo reale. In pratica la percezione del mondo dell’utente viene aumentata. Da qui il termine di realtà aumentata.

Ma cosa c’entra questa con l’Internet delle cose?
Ricordiamoci di come lavoravamo prima dei cellulari. Era necessario essere alla scrivania per prendere le chiamate dei clienti o rispondere a precise richieste e ulteriori informazioni. Ora con gli smartphone tutto è cambiato. 


Possiamo leggere email in tempo reale e rispondere prontamente alle richieste pervenuteci; possiamo condividere progetti ed rielaborarli; possiamo preparare la presentazione per la nostra prossima riunione, e così via. Insomma ci riesce difficile immaginare di portare avanti la nostra attività professionale senza l’uso intelligente di questi oggetti (preferisco dire “uso intelligente degli oggetti” a “uso di oggetti intelligenti”). E in questo caso stiamo parlando solo di smartphone.

Ma se prendiamo in considerazione le “wearable technologies”, ovvero tutte quelle tecnologie portabili ed indossabili (Sensori, micro-computer, smarwatch, braccialetti da fitness e occhiali intelligenti, ecc.), che modellate attorno al corpo delle persone, diventano un valido assistente per i bisogni dell'utente, ampliando anche la sue capacità sensoriali, si aprono scenari vastissimi e del tutto nuovi.

Le possibilità di sviluppo delle tecnologie indossabili sono molteplici e le ricerche si stanno concentrando nella direzione di una sempre maggiore naturalezza e comfort.
Le aziende hanno ora compreso il valore dell’ IoT e molte di loro hanno iniziato a incorporare sensori in impianti di produzione. Questi dispositivi producono enormi quantità di dati che le aziende stanno iniziando a sfruttare per guadagnare un vantaggio competetivo rispetto ai loro competitor.

Ed è qui che il connubio tra la realtà aumentata e l’internet delle cose diventa determinante per immaginare una “business revolution” che vada ben oltre quello che è accaduto con i telefoni cellullari o gli attuali smartphone.

La chiave di questa rivoluzione è l'accesso ai dati. Ad esempio, nel settore delle costruzioni, possiamo immaginare caschi intelligenti (smart helmets) che raccolgono informazioni sull’ambiente in cui sta operando un tecnico e che forniscono in tempo reale informazioni e istruzioni utili allo stesso tecnico.

Questo permette al lavoratore di ottimizzare i tempi di lavoro e allo stesso tempo di migliorare il fattore sicurezza  vista la tempestività delle informazioni di cui può usufruire. Pensiamo anche alle applicazioni che la realtà aumentata insieme all’ IoT possono dare nel settore del design e della prototipazione: la possibilità di creare e modificare modelli 3D posizionandoli e combinandoli con l’ambiente reale, simulando  test di sollecitazione fino al collaudo virtuale.

Questi sono solo alcuni degli infiniti esempi di applicazioni che la realtà aumentata e l’ internet delle cose sono e saranno in grado di proporre per avviare un radicale cambiamento nei più diversi ambitii, come quello dell’ industria, della salute, dell’ intrattenimento, dello sport e della cultura. 


Per quanto rigurda l’Italia qualcosa si sta muovendo, grazie soprattutto alle startup innovative. Ma in questo settore le competenze sono difficili da trovare e a questo proposito ben vengano iniziative legate a progetti didattici innovativi che guardano a queste nuove tecnologie come delle importanti opportunità di sviluppo e crescita professionale e impreditoriale. Ne daremo notizia a breve.

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Realtà Aumentata Versus Realtà Virtuale

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Anche se le tecnologie della realtà virtuale (Virtual Reality) e della realtà aumentata (Augmented Reality) sono nate qualche decennio fa, solo di recente hanno attirato l'attenzione del grande pubblico. Per la maggior parte delle persone, AR e VR sembrano abbastanza simili. 


La maggior parte delle persone confonde i due termini, anche le pubblicazioni di tecnologia a volte usano i termini in modo intercambiabile. E in molte conferenze, seminari e/o workshop, ci si confonde spesso nel comprendere la differenza tra le due tecnologie (che creano due innovative modalità di comunicazione). 


Tuttavia la differenza non è da poco e possiamo evidenziarla in questo modo: la Realtà Aumentata permette la sovrapposizione di informazioni alla realtà senza che l’utente perda il contatto da questa (la realtà viene arricchita, aumentata); la Realtà Virtuale è in grado di immergere l’utente in una nuova realtà totalmente simulata.  

La realtà aumentata produrrà così una modalità di comunicazione aperta,"trasparente", dove alla realtà circostante le informazioni aggiuntive non sono solo sovrapposte, ma sono contestuali alla stessa. Ben diversa è la modalità di comunicazione "occlusiva" prodotta dalla realtà virtuale dove le informazioni costituiscono l'ambiente artificiale in cui è totalmente immerso l'utente. 


L’avvento di dispositi per la realtà virtuale (come i visori Oculus Rift, appena messi in commercio, o i Samsung Gear VR) e di smartphone/tablet e smart glasses sempre più performanti sta aprendo le porte ad un esplosivo successo commerciale. Un mercato quello legato ad Augmented & Virtual reality, che secondo le stime di Digi-Capital, nel 2020 raggiungerà 120 miliardi di dollari: 90 miliardi di dollari per la Augmented Reality e 30 miliardi di dollari per la Virtual Reality. 


Da questi dati si evince chiaramente che la realtà aumentata sarà la tecnologia che modificherà sostanzialmente il nostro modo di comunicare e, soprattutto, di interagire con essa. Lo hanno dimostrato già in tanti campi d'applicazioni sviluppatori ecreatori di contenuti nel produrre nuove modalità di narrazione aumentata (penso agli augmented book p.es. come "la sirenetta" - The Little Mermaid "https://www.youtube.com/watch?v=pqsFx_CHv44", ma i casi sono numerosissimi). 


In tutte le occasioni in cui mi ritrovo per lavoro o per diletto a parlare di realtà aumentata ripeto sempre che questa è come un grande contenitore dove ci si può mettere tutto, frullare e ottenere un nuovo oggetto comunicativo. E' un po' come la nascita di un nuovo linguaggio, abbiamo le lettere ma se non le inseriamo secondo una certa sequenza e non rispettiamo la sintassi, non otteniamo niente di leggibile. Questo è solo per dire che le potenzialità di questa tecnologie e di conseguenza, di queste nuove modalità di comunicazione, saranno espresse al massimo se saremo capaci di metter al centro di tutto i contenuti.

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Il Caos Management N°102 Gennaio 2016

Il Caos Management N°102 Gennaio 2016 | Augmented World | Scoop.it

Secondo il calendario gregoriano abbiamo iniziato un nuovo anno e questo è anche bisestile. Le credenze popolare sono difficili da combattere e naturalmente cambiano d'accordo alla posizione geografica delle popolazioni e così mentre in Inghilterra significa “anno fortunato”- come in Sud America-, in Italia è il contrario. Preferisco pensare che oggi ci affidiamo ad un algoritmo eseguito da un computer per poter realizzare un calendario congruo ed esatto. 
In tempi già bui e pieni di oscurantismo religioso bisogna cercare la luce, il sole, la bellezza, l'arte e cercare di stare bene ed andare avanti. Le situazioni complesse non possono essere risolte con delle soluzioni semplici.

Mirko Compagno's insight:

Gli articoli di questo numero: 

“Misurare il contributo della consulenza (ROI)” di Giuseppe Monti. Riproponiamo un articolo di Monti.

“Individuo e gruppo a partire dall'Intelligenza Empatico Sociale ©” di Paolo Cervari. Una delle evidenze risultanti dalle ricerche sui neuroni specchio e sul meccanismo specchio consiste nel nostro essere più un noi che un io.  Adattamento da un scritto dell'autore in IES Intelligenza Empatico Sociale, Franco Angeli. 

“Strategie di cambiamento della innovazione per imprese e comunità sociali ed economiche” diPaolo Manzelli. EGOCREANET propone strategie di cambiamento della innovazione per imprese e comunità sociali ed economiche, fondate sul superamento delle logiche meccaniche e lineari della ormai obsolescente società industriale in modo da facilitare l'ECO-Futuro, che sta emergendo per la costruzione di una nuova economia inclusiva e consapevole.

“Comunicare secondo natura la comunicazione me to me (conosci te stesso)” di Franco Marmello. Ci parla della nostra mente seguendo il metodo della Dinamica Mentale di Everett, come di la centrale operativa – il nostro fantastico laboratorio.

“BAIL-IN: l'ultima follia” di Walter Zanuzzi. L'articolo permette ai non addetti ai lavori di capire che significa questo regolamento che cambia i principi di fondo per la gestione delle crisi bancarie e come si relaziona con la nostra Costituzione. 

“Profughi e terrorismo” di Eugenio Campo. Nel momento nel quale il problema della immigrazione è pressante e talvolta confuso appositamente dalla politica, questo articolo è un dettagliato e chiaro analisi della difficile e complessa situazione dell'attualità.

“Mondo dell'Esodo: Attento!” di Aurelio Juri. Scrive dalla Slovenia, dove il flusso dei migranti aumenta, si pensa siano addirittura due milioni, coloro che dalle realtà in guerra nel Medio Oriente e in Africa e non solo nel mondo musulmano, hanno deciso di emigrare e cercare riparo in Europa.

“Le nuove schiavitù: Mediterraneo e Mar Nero” di Vincenzo Porcasi. Scrive Porcasi: E i nuovi schiavi non hanno frontiere, qualsiasi sia l'origine o la provenienza, così come, omologati, diventano funzionali al sistema, ortodossi e non eterodossi, laddove tutto si riduce a un modo di essere precostituito.  

“La plastica, un nuovo materiale per i beni culturali” di Luigi Campanella. Presenta il Museo  PLART di Napoli uno spazio polifunzionale, un museo della plastica e centro di ricerca e restauro dei polimeri che ospita una delle più ricche collezioni di plastiche storiche, con una esposizione di millecinquecento opere d’arte e design, tra prototipi e pezzi di culto della storia del design. 

“Realtà aumentata per le videochiamate2” di Mirko Compagno. Se ne parla da tempo ma non tutti capiscono di cosa si tratta. L'autore ci porta dal presente al futuro dei possibili progetti di ricerca molti dei quali già in stato avanzato o ultimati. 

“GUTENBERG.  Founder, Coder, Maker” di Leo Sorge. Ultimo romanzo dell'autore del quale pubblichiamo volentieri l'introduzione (Il racconto di Carnedoca) e l'Indice, convinti che vorresti continuare a leggerlo. Parla di un mondo attualissimo, falso e veritiero contemporaneamente. 

“I sandali di Einstein. Introduzione all’estetica dello spaziotempo” di Claudio Catalano.  Con il libro di Catalano è nata la collana «Gli Strumenti»  che vuole fornire elementi di riflessione conoscitiva e teorica nei campi della scienza contemporanea, del pensiero, dell’arte, dell’urbanistica, dell’architettura e della produzione di oggetti. Pubblichiamo l'Introduzione ed una interessante recensione del libro stesso. 

“Donne, noi e il nostro corpo” di Marisol Barbara Herreros. In un tempo nel quale le donne sono oggetto di tentativi di violenza e quant'altro, mi è venuto di parlare del nostro corpo e dal nostro punto di vista e della legalità delle nostre scelte.

“Come mucche orbe” di Laura Lambiase Profeta. Forte, potente, con un difficile lavoro su se stessa la Lambiase guarda alle donne ed incidentalmente al film di Woody Allen “Another Woman” (Un'altra donna)  del 1988 con una  Gena Rowlands d'immensa statura.

INVITO - Importante REGISTRARSI- Convegno - 20 anni di temporary management   Roma, presso Azimut – Via Flaminia 133  Giovedì 4 febbraio 2016 – h. 15-18. Da scaricare.
A partire dai risultati di un'indagine promossa da Leading Network, in collaborazione con IIM – Institute of Interim Management Italy, che con oltre 350 aziende intervistate  (le PMI sono il 68%%), è la più significativa ricerca sul tema in Italia.

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