In Cina i negozi non hanno né personale né soldi: si fa tutto con lo smartphone | Augmented World | Scoop.it

Ormai sono sempre di più gli esercizi commerciali altamente tecnologici e completamente automatizzati. E il giro d’affari in Cina è di 3mila miliardi di dollari.

Che la tecnologia continui a fare passi da gigante e ci faciliti sempre di più la nostra quotidianità è ormai sotto gli occhi di tutti, ma cosa pensereste se vi dicessimo che in Cina sono sempre di più i negozi dove non c’è personale né soldi e si fa tutto grazie allo smartphone?

No, non è un progetto che deve ancora prendere piede, è la realtà quotidiana di esercizi commerciali altamente tecnologici e completamente automatizzati che si trovano sempre più numerosi in città come Pechino, Shanghai e Hangzhou. Lo smartphone funge sia da chiave di accesso al negozio che da “portafoglio”. 


Grazie infatti al sistema di pagamento digitale di WeChat, app gemella di WhatsApp molto diffusa in Cina, e ad Alipay, la piattaforma di pagamenti online di Alibaba, è possibile acquistare praticamente di tutto grazie ad un click. E lo scorso anno, stando ai numero della Better Than Cash Alliance delle Nazioni Unite, il giro d’affari via mobile in Cina è stato pari a 3mila miliardi di dollari, 50 volte maggiore rispetto a quello negli Stati Uniti.

E così in Cina sono arrivati i Bingobox, una catena di negozi alimentari che vende birre, bevande, patatine, insalate, snack, noodles, etc. e permette di pagare con WeChat. Per ora ce ne sono 12 in tutto il Paese e assomigliano ai nostri piccoli alimentari, con la differenza che non esiste personale e che sono ad alto tasso tecnologico. Per accedere basta scansionare con il proprio telefono il QR Code all’ingresso e per pagare sono sufficienti i sistemi di pagamento online appena citati.

E per gli eventuali furti? Niente paura, i sensori del negozio sono in grado di prevenire i taccheggi e di accorgersi immediatamente se qualcosa è stato sottratto o non pagato, e la mancanza viene subito attribuita al cliente malandrino.

Alibaba, colosso cinese della vendita online, ha inoltre lanciato il Tao Café, qualcosa di simile ad un autogrill automatizzato, che si trova nella città di Hangzhou, nella parte orientale del Paese. Per accedere e acquistare basta avere l’app di ecommerce Taobao e il gioco è fatto.

Questi negozi non sono ancora “perfetti”: nelle scorse settimane alcuni store sono stati chiusi per via delle alte temperature che hanno messo a dura prova il normale funzionamento delle tecnologie a disposizione.

E mentre Amazon testa il suo Amazon Go, il “supermarket senza cassa” e Zara sta compiendo importanti passi per digitalizzare la “user experience” nei suoi negozi la domanda è legittima: è questo il futuro dello shopping al dettaglio? Con lo sviluppo sempre più veloce dell’intelligenza artificiale siamo pronti a scommettere che ne vedremo delle belle.