"
Il mondo ha bisogno di fiducia. E di passione. Il mondo ha bisogno di reinventarsi,e io credo di poterlo fare. E se parlo in prima persona
è solo perchè mi chiamo Etwoo.Non chiedetemi perchè. I nomi più belli hanno un bel suono e a volte non hanno senso. Virale come uno starnuto,
impertinente come un Haka Maori.Ho deciso di sostenere l'associazionismo in maniera innovativa, di creare delle aste, di lasciare che sia la gente
a decidere il prezzo da pagare per un'emozione e a chi, soprattutto, devolvere quella cifra. Ecco, forse non è devolvere la parola giusta.
Io non devolverò. Piuttosto donerò, darò un senso alle cose.Lo so che sono matto e se mi chiedete cosa ho da guadagnarci in tutto questo vi
diròniente.Sono incosciente e me ne vanto. Questo è l'unico modo di cambiare davvero le cose.
Ecco perchè oggi sono qui, in questa stanza di una città italiana, una città come tante di un paese meraviglioso che non sa più a che santo votarsi
(ma non eravamo noi il paese dei santi?) e non sa più che poesie raccontare e che rotta prendere (non ci sono più neanche i poeti e i marinai, o popolo allo
sbando) a raccontare questa storia. Una storia appena iniziata e che vi stupirà, vi coinvolgerà fino a farvi pensare che tutto quello che c'è stato prima,
il vecchio modo di fare beneficenza, non sia mai esisito.
Penso al futuro. Guardo fuori dalla finestra e anche se non ci credete sto lavorando.
Ad un futuro possibile. Quello del mio Paese, quello di un egoismo al servizio della collettività.
Sento di potercela fare. Sento che andrà così.
Sono le 4.20 di una domenica mattina, e il futuro è già arrivato. Io mi chiamo Etwoo.
Sentirete parlare di me. "