3.3. Sprechi e inefficienze Dopo i riferimenti culturali che hanno caratterizzato la sanità degli scorsi decenni (efficacia negli anni ’70-’80, EBM e costo-efficacia negli anni ’90, qualità e sicurezza negli anni 2000), oggi la crisi di sostenibilità dei sistemi sanitari, in particolare quelli a finanziamento prevalentemente pubblico, impone di riconoscere nel value il driver della sanità del XXI secolo. Il value, definito da Michael Porter come il «ritorno in termini di salute delle risorse investite in sanità», risulta dal rapporto tra outcome di salute rilevanti per il paziente (esiti favorevoli – effetti avversi) e costi sostenuti e può essere stimato a vari livelli: intero percorso assistenziale, singolo intervento sanitario, tempo/uomo, etc.
"Le nostre stime indicano che il 19% della spesa pubblica e il 45% di quella privata non producono alcun ritorno in termini di salute" Nino Cartabellotta - Italia oggi