Il mio parere: la fobia sociale è spesso legata alla timidezza, è un disturbo d’ansia che si caratterizza per il fatto che il soggetto ha paura del giudizio degli altri, a livello sociale.
Questo tipo di fobia porta ad un comportamento di evitamento di tutte quelle situazioni di relazione interpersonale, nelle quali sorge il timore di essere valutati in maniera negativa.
Si tratta di un disturbo invalidante ma che può essere arginato, a questo proposito segnalo che su questo argomento due colleghi - Davide Algeri e Simona Lauri - hanno da poco ultimato un interessante ebook gratuito da scaricare, la cui lettura suggerisco.
Voto all’articolo 7/10
Tratto dall’articolo:
“I sintomi della fobia sociale consistono in un’ansia che precede la situazione che crea disagio.
A livello fisico questo tipo di fobia comporta delle manifestazioni specifiche, come una sudorazione più accentuata, rossore nel viso, tachicardia, tremori, sensazione di bocca asciutta e confusione mentale.
Da parte del soggetto ci sono dei giudizi su se stesso, che vertono sul punto di aver fatto una figuraccia e di non essere stato all’altezza. Ci si chiede inoltre che cosa gli altri avranno pensato.
Le cause della fobia sociale sono molte.
Ci possono essere delle cause ambientali, che riguardano soprattutto lo stile educativo che la famiglia ha messo in atto nei confronti del bambino.
Ci sono anche delle cause temperamentali, che hanno la loro sede nella personalità dell’individuo.
Anche le esperienze personali possono condurre alla fobia sociale, soprattutto quando si sono affrontate situazioni continue di umiliazione e di derisione.
Fra i rimedi per la fobia sociale l’esposizione graduale del soggetto alle situazioni sociali temute, in modo da superare le strategie di evitamento, può essere efficace.
Il tutto è preceduto dalla ricostruzione del disturbo, dall’analisi degli episodi di ansia sociale e dalla correzione delle credenze sbagliate che si innescano nei rapporti con gli altri.
Utile è anche tenere un diario in cui annotare i pensieri disfunzionali e quelli funzionali."
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Luca Mazzucchelli
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Luca Mazzucchelli - www.psicologo-milano.it